L’escursionismo è un’attività che ci porta spesso ad affrontare temperature rigide, e non solo in inverno. Salire di quota significa sempre abbassarsi di temperatura, soprattutto se ci si trova sul lato nord. Per questo è importante capire quali siano i migliori maglioni e pile da montagna, che ci proteggano dal freddo senza farci sudare.
Indice
Le migliori offerte per maglioni e pile da montagna
I migliori modelli di maglioni e pile da montagna
I migliori modelli di pile da montagna
I maglioni da montagna
Che differenza c’è tra un classico maglione “da montagna” e un pile (detto anche fleece)?
Se qualcuno ci chiedesse che immagini associamo alla parola “montagna” probabilmente diremmo neve, scarponi, vette e… maglioni di lana caldissimi, con motivi geometrici, da sfoggiare in rifugio, o alla cena di Natale.
I tipici maglioni utilizzano fibre naturali per darci calore e, in alcuni casi, stile. Ma di cosa sono fatti solitamente, e quali materiali dovremmo cercare per essere sicuri di fare un buon acquisto?
Le considerazioni sarebbero tante: dal livello di isolamento termico alla sostenibilità ecologica della filiera, dalla traspirabilità alla resistenza ai lavaggi. Vediamo quali sono i tessuti più comuni.
Fibre utilizzate per i maglioni da montagna
Quando si parla di questo tipo di maglione non può che venire in mente innanzitutto la lana: un materiale naturale e straordinariamente adatto a riscaldarci in ogni situazione.
Partiamo con il dire che non tutte le lane sono uguali, e che ad esempio possiamo trovare sulle etichette queste varianti:
- cachemire
- angora
- merino
- alpaca
- mohair
- lambswool
- cammello
- vicuna
E insieme alla lana, potremmo anche trovare delle percentuali di altre fibre naturali, tra cui:
- seta
- cotone
- lino
Non mancano anche i maglioni da montagna con fibre ottenute da materiali naturali, come la cellulosa, ma prodotte artificialmente, attraverso dei processi chimici. Ad esempio:
- viscosa
- acetato
- modal
- lyocell
Per finire, in commercio si trovano anche tanti maglioni da montagna completamente sintetici, che utilizzano fibre molto resistenti e idrorepellenti:
- acrilico
- nylon
- poliestere
- elasten
- alcantara
- lurex
Tessuti naturali vs sintetici
Ma i tessuti naturali sono sempre migliori di quelli sintetici? Il loro prezzo – sempre più alto – è giustificato?
Un maglione da montagna sintetico tende a fare sudare di più e può causare cattivi odori. Potrebbe però mantenere il suo aspetto nell’arco degli anni, e avere una maggiore resistenza all’acqua in caso di pioggia o nevicata.
Un maglione da montagna in lana o altri materiali naturali è un ottimo termoregolatore, che aiuta quindi a mantenere una temperatura corporea costante. Questo soprattutto nel caso della lana, mentre il lino e il cotone sono morbidi e leggeri, ma non tengono caldo e non si asciugano facilmente.
Ma basta trovare scritto “lana” sull’etichetta per essere sicuri della qualità del maglione? Non proprio. Anche il tanto blasonato cachemire può non essere di gran qualità, se ha fibre corte che si spezzano facilmente.
Allo stesso tempo i tessuti sintetici non devono essere sempre ritenuti scadenti, anzi. Possono dare elasticità e morbidezza al maglione, mentre un classico maglione 100% lana può irritare la pelle, anche se contro il freddo non ha paragoni.
Rimane il fatto che il prezzo dei maglioni sintetici sarà sempre più basso, perchè i costi di produzione sono inferiori rispetto a tessuti naturali e più pregiati.
I “maglioni di Natale”
Nel caso non l’aveste notato, i “maglioni di Natale” sono tornati di moda. Parliamo di quei maglioni con motivi geometrici che si sviluppano a fasce orizzontali, lineari o ricurve verso il collo. Ma se ne volessimo uno davvero buono, cosa dovremmo cercare?
Il nome tecnico sarebbe “fair isle”, perchè proprio dall’Isola di Fair, nell’arcipelago scozzese delle Shetland, si trovano le pecore che offrono il loro vello a questi iconici maglioni. In particolare la maglieria Mati Ventrillon porta avanti la tradizione di questi classici maglioni da montagna e da caminetto.
L’isola di Fair conta solo 55 abitanti, per un’estensione di circa 7,68 chilometri quadrati. Un piccolo mondo antico, dove più di un secolo fa le donne isolane iniziarono a produrre maglioni di lana per riparare i loro mariti marinai dal freddo aspro della Scozia.
La fantasia usata per i loro maglioni salì all’onore delle cronache intorno al 1921. In quell’anno lo stesso re Edoardo VIII, allora principe del Galles, indossò un maglione sportivo con quel motivo, rendendolo celebre.
Dal 1980 il “Fair Isle” è un marchio commerciale, nonché il simbolo internazionale dei “maglioni da montagna”.
Come e quando usare i maglioni da montagna
Che siano scozzesi, norvegesi, irlandesi o alpini, i classici maglioni da montagna garantiscono due cose: calore e un look da inverno romantico. Certo, sono traspiranti, termoregolatori e mantengono la temperatura anche se bagnati. Ma non possiamo parlare di capi tecnici.
Sono quindi utili se dobbiamo affrontare la montagna invernale in situazioni molto fredde per attività poco intense. Ad esempio per un’escursione moderata, o un’uscita fotografica. È qui, quando il corpo non è riscaldato dal movimento, che i maglioni da montagna danno il loro meglio.
Ma è difficile pensare di indossare un meraviglioso “fair isle” per un’escursione di 8 ore nelle Alpi, o per una scalata nel parco dello Yosemite. Semplicemente sono vestiti troppo ingombranti e poco versatili, e dovremmo continuamente toglierli e rimetterli, in cerca del giusto equilibrio.
Per queste situazioni dobbiamo mettere da parte le nostre ambizioni modaiole, e rivolgerci a un prodotto decisamente meno elegante, ma molto più pratico. Parliamo del pile, famigerato tessuto sintetico simbolo dei coloratissimi (e non proprio raffinatissimi) anni ’80, tornato oggi in versione 2.0: il micropile (o microfleece).
I pile da montagna
Se il maglione può essere di tanti materiali diversi, il pile prende il nome dalla sua stessa fibra sintetica. Ma di cosa si tratta, ed è davvero utile a noi escursionisti?
Che cos’è il pile
Il pile è un tessuto sintetico al 100%, e deriva dalla plastica. È un’invenzione che risale agli anni ’70, quando l’azienda americana Malden Mills ha sviluppato il pile in poliestere. Malden Mills era precedentemente nota per la produzione di pellicce sintetiche e indumenti in lana.
Il brand voleva replicare la natura isolante di questi tessuti, senza i problemi che derivano dalla lana naturale. Come ad esempio il prurito a contatto con la pelle, lunghi tempi di asciugatura, tempo e denaro usati per l’allevamento delle pecore…).
La natura super morbida, calda e traspirante del pile da loro prodotto lo ha reso negli anni molto popolare non solo per la montagna.
In genere, il pile è realizzato in poliestere (che a sua volta proviene dalla plastica). Le fibre di poliestere sono intrecciate in un tessuto leggero, che viene poi spazzolato per aiutare le fibre ad aumentare di volume.
Occasionalmente altre fibre naturali vengono incorporate nel pile, come ad esempio lana, canapa o rayon, per creare una certa consistenza o vivacità del tessuto. Può anche essere interamente realizzato con bottiglie di plastica riciclate, dandogli un valore ecologico aggiunto.
Per il pile di poliestere, le fibre vengono create utilizzando una reazione chimica che coinvolge petrolio e suoi derivati. Le sostanze chimiche vengono riscaldate fino a formare uno “sciroppo” denso, che poi si indurisce e viene filato per formare fili.
A causa della struttura delle fibre, il pile è estremamente caldo e traspirante, e consente all’aria di passare facilmente.
Caratteristiche del pile da montagna
Le caratteristiche di questo tessuto lo rendono molto utile per tenersi al caldo, soprattutto durante l’attività fisica, come escursionismo o alpinismo.
Non solo il pile di poliestere è caldo e durevole, ma è anche resistente all’umidità, rendendolo ideale per condizioni climatiche estreme o per l’abbigliamento sportivo.
Questo tessuto è stato utilizzato per tutto, dagli scalda orecchie alla biancheria intima, oltre ovviamente che per maglie e giacche da trekking.
Il tessuto infatti allontana facilmente il sudore e l’umidità dal corpo, mantenendo gli atleti asciutti e lasciando circolare l’aria attraverso le fibre. È anche noto per tenere a bada gli odori dalla sudorazione.
Pile vs lana
Per gli abiti sportivi, generalmente il pile è preferito alla lana, perchè è più morbido, leggero ed economico. Tuttavia, la lana ha il vantaggio di essere totalmente naturale e rispettosa dell’ambiente, oltre ad essere più calda.
Pile: pro e contro
- Più morbido della lana
- Più leggero
- Traspirante
- Meno caldo della lana
- Non mantiene caldi se si bagna
- Crea elettricità statica, quindi può attirare lanugine e peli di animali domestici
Lana: pro e contro
- Naturale, ecologico
- Isolante anche se bagnato
- Traspirante
- Può causare problemi di prurito
- Ingombrante
- Meno traspirante del pile
Come scegliere i migliori pile da montagna
Innanzitutto il pile da montagna è solitamente un capo di abbigliamento “di mezzo” nella stratificazione “a cipolla” tipica dell’escursionista. Sotto il pile si può indossare una maglia termica o una maglietta, mentre sopra una giacca softshell o impermeabile ci protegge dalle intemperie.
Nel caso di bel tempo (e giornata fresca), il pile potrebbe anche accompagnarci per l’intera escursione senza bisogno di un ulteriore strato.
Il ruolo chiave del pile è di tenerci caldi e permettere al sudore di traspirare. A seconda del modello, possiamo trovare dei pile da montagna più utili per l’inverno o più adatti ad attività molto dinamiche, dove la mobilità gioca un ruolo chiave.
Tipi di pile da montagna: giacca vs pullover
I pile da montagna a zip intera si comportano di fatto come giacche, e possono essere aperti completamente. Sono quindi facili da indossare e da togliere. Questi modelli tendono ad avere caratteristiche “da giacca” tasche per le mani e pannelli laterali elastici.
I pullover invece si indossano invece come un maglione, sono più semplici e funzionano come una felpa tecnica. Il vantaggio dei pullover in pile è che pesano leggermente meno, sono più piccoli e generalmente sono più economici.
Come sempre, troviamo anche degli ibridi, ovvero dei pile da montagna con zip che si aprono solo fino a tre quarti. Dandoci così tutta l’“ariosità” di una giacca, senza l’effetto “falde sventolanti”.
Diversi gradi di calore
Per avere un’idea di quanto sarà caldo un particolare pile da montagna, alcune giacche elencano lo spessore del tessuto o il peso del pile.
Polartec – azienda che produce il pile “ufficiale” per tutti gli altri brand – lo suddivide in quattro categorie:
- micropile
- 100
- 200
- 300
Un micropile è solo un piccolo passo avanti in termini di isolamento rispetto a una maglia di base, ed è ideale per attività ad alto rendimento quando la traspirabilità ha la priorità.
I pile da 100 o 200 sono più caldi e sono un ottimo abbinamento per l’autunno e la primavera, o per una giornata mite sulle piste da sci.
I pile pesanti della varietà di peso 300 sono caldi e possono isolare quando le temperature scendono sotto lo zero, ma la loro massa spesso viene a scapito della mobilità e della traspirabilità.
Diversi marchi propongono una loro versione del pile Polartec, e possono quindi usare numerazioni diverse. In ogni caso: più pesante è il pile, più ci terrà caldi, a scapito dell’agilità.
Resistenza al vento e all’acqua
I pile da montagna non sono pensati per combattere il vento forte o la pioggia. Il tessuto sintetico stesso è idrofobo, ma il vento può farsi strada attraverso la costruzione porosa piuttosto facilmente.
Le eccezioni includono giacche con tecnologia WindStopper o tessuti resistenti, che forniscono un modesto scudo contro gli agenti atmosferici.
Ma indipendentemente dal pile, quando le condizioni si fanno difficili, ti consigliamo di portare con te una protezione dal vento e dalla pioggia più affidabile. Come una giacca softshell o una giacca antipioggia.
Traspirabilità
Un notevole vantaggio dei pile da montagna è la loro traspirabilità. Questo è uno dei motivi principali per cui funzionano così bene come strato intermedio. D’altra parte la stessa traspirabilità li rende inadatti come un vero strato esterno al freddo e al vento.
Rispetto a una giacca softshell, un pile è realizzato in poliestere standard punteggiato da minuscole aperture: tieni un pile al sole e vedrai la luce scorrere attraverso. Ma come accennato in precedenza, alcuni pile ad alta tecnologia includono tessuti resistenti al vento, rendendoli meno permeabili all’aria.
Mentre questi modelli offrono una maggiore protezione contro gli elementi, la traspirabilità passa in secondo piano. La tecnologia sta migliorando, ma il pile antivento non è ancora la prima scelta per affrontare un’esposta cresta alpina.
Cappuccio
Moltissimi pile da montagna sono disponibili in versione normale o con cappuccio. Per l’uso come strato intermedio classico, in genere si può optare per una versione senza cappuccio, visto che probabilmente useremo quello della giacca impermeabile.
In alternativa, il cappuccio è utile quando usiamo un pile come ultimo strato, ad esempio in escursioni lunghe e dinamiche.
Fori per i pollici
I pile da montagna ad alte prestazioni progettati per attività come la corsa o lo sci di fondo avranno fori per i pollici incorporati nelle maniche.
Pur fungendo da apertura per l’ingresso di aria fredda quando non in uso, le aperture funzionano bene per mantenere le maniche in posizione durante le attività ad alto sforzo. Questi fori sono ottimi anche sotto i guanti, perché evitano che l’aria entri attraverso le maniche.
L’importante è che il tessuto attorno ai fori sia morbido ed elastico, così da evitare sfregamenti fastidiosi.
Pile da montagna vs giacche softshell e piumini
Il mercato degli strati intermedi è pieno di opzioni e i due principali concorrenti del pile sono giacche softshell e piumini che possono essere indossati sotto una giacca hardshell impermeabile.
Piumini e softshell sono più costosi di un pile ma offrono un calore migliore rispetto al loro peso e sono molto più comprimibili. Inoltre, le giacche softshell forniscono una migliore protezione dal vento e dalla pioggia (anche se alcuni pile moderni non sono molto indietro).
Ma se la traspirabilità e la sensazione di morbidezza sulla pelle sono in cima alla tua lista, un pile rimane la scelta migliore. Giacche softshell e piumini richiedono una fodera e un guscio esterno per contenere l’isolamento, il che influisce sul comfort e sulla capacità di allontanare il sudore.
Le migliori offerte di maglioni e pile da montagna
Chiariti quali sono i criteri per scegliere maglioni e pile da montagna, diamo un’occhiata alle migliori offerte che si trovano su Amazon. Nel capitolo successivo proporremo invece le nostre recensioni dei migliori modelli in commercio.
I 3 migliori maglioni da montagna
Cardigan Saol
100% lana merino di prima qualità per questo cardigan lussuoso, con i classici motivi a treccia delle isole Aran (Irlanda). La cerniera completa e le tasche frontali scaldamani lo rendono versatile e pratico, mentre il colletto rialzato a coste lo rende il compagno ideale per gli inverni più rigidi. Da affrontare con eleganza classica.
McLaughlin’s Aran Wollen Mills Pullover
Modello irlandese tradizionale da donna, comodo e caldissimo. 100% di lana merino a fibra fine, morbida e delicata. Il taglio extralungo con spacchi laterali lo rende l’ideale per essere indossato con jeans o leggings.
Dale of Norway Pullover Blyfjell
100% lana norvegese per questo maglione da montagna disponibile in versione grigia e blu. Ogni dettaglio ha la cura della tradizione, dalle zip in metallo con profilatura in pelle di alce alla fodera del girocollo, morbida e anti-irritazioni. Bellissimi anche i motivi classici nord-europei sul petto e sulle braccia.
I 7 migliori pile da montagna
Patagonia R1 Air
Nuova versione della gloriosa serie R1 della Patagonia, il modello Air propone una nuova fibra di pile da montagna. Il risultato è una maggiore traspirabilità, che non intacca in alcun modo il calore e il comfort. Soffice e comodissimo, è l’ideale compagno di avventure in montagna o di bevute in rifugio.
Patagonia R1 Hoody
Un classico e un best seller. Da anni questo modello con cappuccio è addosso ad atleti e appassionati di ogni angolo del mondo. Il motivo? È probabilmente il (micro)pile da montagna più pratico e comodo per tutte le attività da outdoor, dalla camminata all’arrampicata estrema. Fori per i pollici, cappuccio in stile passamontagna e un peso piuma lo rendono l’evergreen del settore.
Outdoor Research Vigor Full Zip
Questo modello è leggero e pronto all’azione. Estremamente traspirante, è ottimo per le attività ad alta intensità, così come il già nominato Patagonia R1. Dal quale però si distingue per una maggiore leggerezza, che lo rende meno caldo ma più “agile” in ogni tipo di sport.
Arc’treyx Fortrez
La Arc’teryx è una marca canadese sinonimo di qualità per i prodotti outdoor, compresi i pile da montagna. Questo modello con cappuccio è super confortevole e dal fit atletico, ottimo anche per i climber. Resistente all’acqua e agli strappi, è quasi un ibrido con una giacca softshell. Ottimo per le avventure invernali.
Arc’treyx Covert
Di nuovo Arc’teryx e di nuovo qualità stellare con il modello Covert. Si tratta di un Cardigan dal design pulitissimo ed elegante, che non sfigurerebbe in un ristorante di lusso… ma nemmeno su un sentiero delle Alpi. Meno adatto alle attività estremamente dinamiche dei modelli precedenti, è però più caldo e versatile.
The North Face Denali
Ibrido tra giacca e pile da montagna, il Denali della North Face è sul mercato da anni, ed è uno dei pile più iconici sui sentieri di tutto il mondo. La versione più recente propone un tessuto un po’ più spesso, con maggior calore e protezione dal vento rispetto alla maggior parte dei pile da montagna. Comprende anche dei pannelli in nylon su spalle, cappuccio e petto.
Fjällräven Keb Fleece Hoodie
La Fjallraven è una marca svedese che propone prodotti da outdoor unici nel loro genere. Anche questa giacca di pile con cappuccio utilizza un mix particolare di poliestere e lana, che è ottimo per rimanere caldi pur continuando a godere dell’elasticità del sintetico.
Come molti altri loro capi di abbigliamento, anche il Keb Fleece Hoodie è una via di mezzo tra la giacca casual e un pile da montagna tecnico, da performance. I pannelli di rinforzo sulle spalle e il cappuccio aggressivo sono pensati per i sentieri, mentre il design pulito e la scelta di colori originale strizza l’occhio alla città e alla moda.
Un pile di classe, il che può sembrare un paradosso!