Andare alla ricerca dei migliori sci sul mercato significa addentrarsi in un territorio smisurato (e, naturalmente, innevato). Il rischio di perdersi e di non riuscire a trovare quello che cercavamo è grande. Per questo oggi faremo chiarezza sui diversi tipi di sci e sui migliori modelli per le nostre avventure invernali.

I 5 migliori sci: recensioni

Sci freeride Head KORE 105

Il freeride è uno stile di sci adatto a chi vuole immergersi nella natura più selvaggio, galleggiando sulla neve fresca e polverosa. Il brand Head è una garanzia in fatto di sci, e non si smentisce con la linea Kore, dedicata appunto a questo stile libero e avventuroso.

Gli sci della linea KORE presentano tecnologie all’avanguardia e i migliori materiali ad oggi disponibili, come carbonio, Koroyd e Graphene. L’anima di questi sci è realizzata con Karuba – un particolare tipo di legno a bassa densità. Il risultato è che questo modello è particolarmente leggero, quasi fosse pensato anche per lo sci alpinismo vero e proprio.

La plastica utilizzata normalmente per la superficie dello sci è stata poi rimpiazzata con un materiale con fibre non tessute ricoperto di resina.

Il raggio di curvatura è di 17,8m, la sciancratura 135/105/125mm (ottimo galleggiamento) e le misure disponibili 171, 180 e 189cm.

 

Sci Wed’ze freestyle FS 500

Gli sci FS 500 di Wedze sono dedicati agli appassionati di freestyle. Dotati di una twintip (punta doppia), si rivolgono a chi alle piste preferisce il park e il fuoripista, con salti ed evoluzioni a portata di mano.

Si tratta di un modello a doppio rocker, piuttosto stretto (112-79-116), un raggio di curvatura di 19m e una lunghezza di 172cm.

 

Sci Pista Supershape I.Speed Head

La Head propone agli amanti dell’allround il suo modello Supershape i.Speed, uno sci polivalente, performante e divertente. I Supershape presentano l’innovativa tecnologia GRAPHENE: una combinazione di leggerezza e resistenza che grazie ai diversi strati di titanal rende lo sci più reattivo e bilanciato.

Questo innovativo materiale permette di diminuire lo spessore del centro dello sci, permettendo di spostare il materiale in punta e in coda. Il risultato è un bilanciamento superiore alla media.

Il raggio è di soli 14m, le misure 124/68/104mm, mentre le lunghezze disponibili vanno dai 156cm ai 184cm.

 

Sci Freeride Elan Ripstick 96

Elan Ripstick 96 è uno sci da freeride /all mountain ben strutturato dalla punta alla coda, preciso e stabile, con un ottimo galleggiamento grazie ai suoi 96 cm centrali.

Ottima anche la presa di spigolo, particolare non facilmente riscontrabile in questa tipologia di sci. Stabilità e reattività i punti forti di questo modello con forme più orientate verso i modelli da freeride puri.

Proposto prevalentemente per il fuoripista, si comporta bene anche in pista. La sciancratura è di 134/96/113 mm, le lunghezze vanno dai 167 ai 188 cm, mentre il raggio è di 16,2m.

 

Sci Pista Atomic Redster X5

Uno sci da pista e da gara, che costa circa 350 € in meno rispetto al prezzo medio di tutti gli sci di questa categoria, rendendolo un modello entry-level davvero conveniente.

Lo sci è molto scorrevole e indulgente, ideale per gli sciatori intermedi. Questo sci dalla coda rigida è progettato per una perfetta aderenza su pista, mentre non è adatto ai fuoripista. È disponibile con lunghezze variabili, dai 149 ai 177 cm. La sciancratura è di 122/72/107mm, mentre il raggio di curvatura è di 15m.

 

Le diverse tipologie di sci

Quello che si dice di scarpette da arrampicata, sacchi a pelo o bici, è ancora più vero quando si parla di sci. Non c’è “Il Migliore Paio Di Sci”, ma solo quello più adatto a noi. La neve e le montagne offrono davvero molte possibilità di divertirsi e mettersi alla prova. E il mercato risponde con le più varie proposte, mirate a soddisfare ogni tipo di sciatore.

Ma quali sono le diverse tipologie di sci?

Sci all mountain

Per definizione, uno sci all-mountain dovrebbe essere adatto a quasi tutte le condizioni di neve che incontrerai durante una giornata sulle piste (o fuori dalle piste).

Questa categoria generalmente comprende sci dalla larghezza che va dagli 80 mm (all mountain carving) ai 105 mm (all mountain wide). Si va quindi da modelli da pista ad altri più adatti alla neve polverosa e fresca del fuoripista.

Va detto che per intere giornate di avventura sui lati più selvaggi delle montagne è meglio rivolgersi ai più specifici sci da sci alpinismo. Inoltre, spesso gli sci all mountain sono pesanti per i viaggi in salita, anche se questo sta cambiando man mano che i materiali continuano a migliorare.

Quello che offrono è un’ottima funzionalità da factotum, con diversi modelli che si ibridano con altre categorie di cui parleremo qui sotto.

Sci big mountain

Gli sci big mountain sono comunemente dedicati al “freeride” o sci estremo. Ciò significa che questi sci dovrebbero gestire il terreno molto ripido, la neve fresca e la stabilità alle alte velocità.

I tratti principali di uno sci big mountain sono abbastanza identificabili, se si tiene conto del compito che devono svolgere.

  • Costruzione Single Core: quindi un’unica lamina di legno. Questo tipo di costruzione gestisce meglio i terreni ripidi, specialmente a velocità più elevate
  • Maggiore larghezza sotto i piedi, per un’aumentata capacità di galleggiamento
  • Maggiore lunghezza, per garantire stabilità a velocità più elevate
  • Proprietà di ammortizzazione: vibrazioni ridotte durante la discesa

L’ammortizzazione è una delle caratteristiche più importanti degli sci di oggi, ma quando si tratta di sci big mountain diventa forse il fattore principale. L’idea è di utilizzare determinati materiali e metodi di costruzione per aiutare ad assorbire e annullare le vibrazioni.

Sci all round

Si tratta di sci che si collocano in una gamma di mezzo, e sono di solito preferiti dagli sciatori principianti o privi di una tecnica consolidata. Morbidi e con un curvatura moderata, permettono di sciare in sicurezza anche senza grande esperienza e non padroneggia la tecnica del carving.

Il carving – come vedremo – è una tecnica che prevede di intagliare (“carve”, appunto) la neve nella sterzata, creando curve dolci ed evitando derapate secche.

Solitamente gli sci all round non sono molto alti, e le punte non dovrebbero arrivare sopra il mento, a differenza di altre categorie, che tranquillamente arrivano ad altezza occhi.

Sci da sci alpinsmo (backcountry)

Per quelli che vogliono esplorare la montagna oltre la folla e il terreno servito dagli impianti di risalita, gli sci da sci alpinismo (noti anche come sci da backcountry) sono il modello ideale.

Progettati per salire in modo efficiente e gestire condizioni di discesa variabili, questi sci offrono una vasta gamma di opzioni, per adattarsi agli ambienti più selvaggi e meno battuti.

Ma la loro caratteristica distintiva – e ciò che li differenzia dagli altri sci – è un’enfasi spinta sul taglio del peso. Questa attenzione li rende meno potenti e spesso meno durevoli di uno sci da discesa puro, ma vale la pena fare un compromesso per conquistare le cime inviolate.

Come tutte le altre categorie di sci, anche quelli da sci alpinismo possono ibridarsi con altre tipologie, per venire incontro ad esigenze miste.

Sci da gara

Gli sci da gara sono progettati per le discese più veloci e tecniche, e sono chiaramente adatti solo ai più esperti. All’interno di questa categoria ci sono due sottotipologie di sci.

Da una parte ci sono i veri sci da competizione, approvati dalla Federazione Internazionale Sci, con caratteristiche molto specifiche e con un prezzo molto elevato. Hanno una rigidità estrema e sono sfruttabili solo a velocità elevate.

Dall’altra parte troviamo invece gli sci da gara per il grande pubblico. Questi garantiscono un’assoluta precisione nel disegnare quel determinato arco di curva e la massima tenuta su terreni duri. Hanno però una flessibilità da comuni mortali e si adattano a tutti gli appassionati esperti e in grande forma.

Sci race carve e easy carve

Vicino agli sci da gara troviamo i race carver. Anche questa categoria si rivolge agli esperti, ma se le dimensioni sono simili a quelle degli sci da gara, risultano semplificati nella loro struttura. Sono più flessibili e clementi, e si adattano anche a piste in condizioni non perfette e sciatori non al top della forma.

Affaticano meno le gambe rispetto agli sci da gara, hanno un raggio di curva e una velocità leggermente inferiori. Ottimi per chi un tempo gareggiava e vuole continuare ad andare veloce, o per chi vuole fare il salto di qualità ma ancora non si sente pronto per i modelli da gara veri e propri.

Gli easy carver sono invece modelli leggeri e corti, dedicati ai principianti. La costruzione è semplice, i prezzi sono ridotti e le prestazioni si adattano a chi fa i suoi primi passi sulle piste.

Questi modelli prendono il loro nome da “carve” (intagliare, incidere), perchè la loro forma permette a chi li indossa di curvare facilmente e più velocemente sulla neve. Intagliando appunto delle tracce curvilinee sulle piste.

Tendenzialmente sono stretti al centro e larghi in punta e coda, in modo che la pressione dovuta al peso dello sciatore permetta la deformazione naturale dello sci.

Sci da freestyle

Lo sci freestyle è nato in Norvegia negli anni Trenta, per poi trasformarsi in sport agonistico in America negli anni ’60. Questa disciplina si basa su evoluzioni creative e coreografiche, salti “tricks” e magie tecniche spettacolari.


Il freestyle richiede un tipo di sci specifici, detti anche freeski. Gli sci per il freestyle si contraddistinguono per una grande leggerezza, morbidezza e maneggevolezza che li rende gestibili anche nelle situazioni più acrobatiche.

Una caratteristica tipica di questa categoria di sci è il twin tip, ovvero la doppia punta, presente sia anteriormente che posteriormente. Questo permette diversi tipi di andatura e performance all’interno del “park” dove ci si esibisce.

Sci da fondo (cross-country)

Gli sci da fondo sono progettati per sciare su piste battute con un movimento di falcata in avanti e indietro simile alla camminata o alla corsa.

Questi sci sono generalmente lunghi, stretti e leggeri per sciare veloci ed efficienti su piste battute. Alcuni sci da fondo hanno un design più corto, che li rende un po’ più facili da gestire e controllare, rendendoli una scelta popolare tra i principianti.

Gli sci da fondo sono un’ottima opzione per le persone che vogliono divertirsi e fare un po’ di esercizio, senza avere a cuore tempi da record.

Come scegliere gli sci

Larghezza

Uno sci ha tre diverse larghezze di cui tenere conto:

  • in spatola (sul davanti)
  • al centro (sotto il piede)
  • sulla coda (dietro)

La larghezza centrale è misurata nel suo punto più stretto, ed è un elemento chiave per restringere la ricerca, visto che può variare di molto. Solo all’interno del mercato all-mountain, troverai opzioni che vanno da circa 80 millimetri fino a circa 110.

Per le raccomandazioni sulla larghezza, gli sci più stretti al centro sono più adatti per condizioni di neve dura e compatta. In genere sono facili da controllare in curva, ma tendono a impantanarsi nella neve fresca.

Il range da 88 a 100 millimetri è il cuore del mercato all-mountain, e questi sci raggiungono un buon equilibrio di galleggiamento per nevicate moderate (a seconda del design, fino a circa 15cm di neve fresca).

Una volta superati 100 millimetri di larghezza centrale, si ottiene uno sci da “powder”, ovvero neve polverosa, fresca. Questi modelli scendono a compromessi nell’aderenza sul sentiero per un’eccellente capacità di galleggiamento su terreni profondi.

Profilo degli sci: camber

Il profilo di uno sci può essere suddiviso in tre categorie principali:

  • camber
  • rocker

Il camber è il design tradizionale degli sci da battipista. Il profilo ha una forma ad arco, che fa una “gobba” proprio sotto lo scarpone e si abbassa a toccare il terreno verso la punta e la coda dello sci.

Mentre scii, il tuo peso spinge lo sci nella neve, appiattendolo fino a che non sei in uscita dalla curva, dove la forma torna quella iniziale, dandoti una spinta ulteriore.

Il camber tradizionale va dai 3mm ai 5 mm (che indicano la distanza tra la neve e la parte centrale dello sci, ovvero la “gobba” sotto lo scarpone).

Profilo degli sci: rocker

Il più recente profilo rocker, noto anche come reverse camber, è quando le punte degli sci sono sollevate su entrambe le estremità, creando una sorta di forma a banana sul profilo dello sci.

Questo design è nato originariamente per i suoi benefici nella “polvere” profonda. E se anche solo pochi anni fa il rocker era per lo più dedicato agli sci da neve fresca, negli ultimi tempi il design si è diffuso anche nell’ampio settore all-mountain.

Sicuramente è il design più adatto al fuori pista, e anche in pista dà ottimi risultati visto che permette di curvare con maggiore facilità.

Esistono anche dei modelli ibridi, camber / rocker, che danno il meglio di entrambi i mondi. Hanno il controllo delle lamine di uno sci camber tradizionale e l’efficacia sulla neve fresca e profonda che si ottiene con il rocker.

Sciancratura e raggio di curvatura

La sciancratura è la sagoma dello sci, determinata dalle diverse larghezze di spatola, centro e coda. Questa determina il raggio di curvatura, o sterzata, indicato in metri. Va ad indicare il raggio di sterzata o di curva che uno sci descrive se messo di taglio e senza peso sopra.

Prendiamo uno sci, incliniamolo e facciamolo curvare naturalmente, senza sbandate. Faremo un cerchio nella neve: il raggio di quel cerchio è il raggio di curvatura. Minore è il raggio, maggiore è la capacità di quel modello di sci di curvare negli spazi ristretti.

Ad esempio, gli sci che hanno una forma a clessidra molto pronunciata (molto più ampi in punta / coda rispetto al centro) avranno un raggio di sterzata corto.

È importante notare che la sciancratura non sempre rifletterà perfettamente la personalità di uno sci. Altri fattori come il rocker / camber e la rigidità giocano un ruolo che va sommato a quello del raggio di curvatura.

Flessibilità

La flessibilità (o rigidità) di uno sci è una delle sue caratteristiche distintive e una chiara differenziazione tra i modelli per principianti e quelli di livello avanzato.

Un design rigido è stabile alla alte velocità e ha il massimo potenziale di prestazioni, ma un principiante o una sciatore meno sicuro potrebbero avere difficoltà a virare.

Sul rovescio della medaglia, avere uno sci troppo flessibile può abbassare il limite delle tue prestazioni di alto livello e lasciare uno sciatore avanzato con l’amaro in bocca.

I modelli preferiti si stabilizzano su una buona via di mezzo, bilanciando la potenza con la flessibilità sufficiente per essere tolleranti e manovrabili.

La flessibilità di uno sci è il risultato del suo mix di materiali e gli indicatori chiave includono la quantità di metallo (se presente) utilizzata dal produttore. Di solito, uno sci rigido avrà due strati di Titanal (una lega forte) che percorrono l’intera lunghezza e larghezza dello sci.

Materiali

I moderni sci sono prodotti con materiali di fascia alta e tecnologie proprietarie (spesso con nomi bizzarri), il che rende quasi impossibile analizzare con precisione le loro costruzioni senza metterle alla prova.

La buona notizia è che il mercato è ricco di opzioni di qualità e ogni anno assistiamo a miglioramenti incrementali. Ad esempio, il crescente utilizzo della fibra di carbonio ha ridotto il peso migliorando la rigidità e la reattività.

E sui modelli ad alte prestazioni, strati di Titanal aggiungono la potenza richiesta dagli sciatori di livello esperto. Se stai cercando uno sci di fascia alta, questi tipi di materiali, insieme a un’anima in legno di qualità, meritano di essere messi in cima alla lista.

Lunghezza

Oggi, i produttori di sci basano le loro raccomandazioni sulle taglie su altezza e peso dello sciatore. Questo consente di massimizzare il potenziale dello sci con una quantità adeguata di flessibilità e trasferimento di potenza.

Bisogna anche tenere in considerazione lo stile di sciata. Gli sci più corti sono più facili da maneggiare per i principianti e girano più velocemente, mentre gli sci più lunghi galleggiano meglio e sono più stabili ad alta velocità.

Trovare gli scarponi e gli attacchi giusti

Di fondamentale importanza nella scelta di un kit da sci è rendersi conto di quanto sia interconnesso ogni pezzo. Scarponi, attacchi e sci devono lavorare tutti insieme per massimizzare il potenziale di prestazioni della tua attrezzatura e il tuo divertimento.

Risparmiare su uno influirà sulle prestazioni di tutto il resto. Ad esempio, se hai uno scarpone rigido e orientato alle prestazioni, sprecherai le sue capacità con uno sci e un attacco entry-level lenti e ingombranti.

Allo stesso tempo, se hai uno scarpone flessibile per principianti con un set avanzato di sci e attacchi, non sarai in grado di trasferire abbastanza potenza per farti strada sulle piste.

Pelli da scialpinismo

Le pelli da arrampicata sono ciò che consente agli sci alpinisti di avanzare in salita su terreni montuosi. Questi dispositivi si attaccano allo sci tramite clip di punta e coda e colla per la pelle, che aderisce temporaneamente alla soletta.

Il lato a contatto con la neve è simile alla pelliccia animale, da qui il termine “pelli”. Quando attaccata, la pelle ti impedisce di scivolare indietro in salita mentre “pattini” su tratti pianeggianti o veloci in discesa.

Ad eccezione delle pelli di plastica prodotte da Fischer, la maggior parte delle pelli sono costruite con mohair, nylon o un ibrido mohair-nylon. In generale, le pelli di nylon offrono una maggiore presa in salita ma una minore scorrevolezza in avanti rispetto al mohair.

Se sei nuovo nello sci di fondo, una pelle di nylon è un’ottima opzione per iniziare, mentre gli sci alpinisti più esperti si troveranno meglio con una pelle ibrida o mohair. Queste opzioni forniscono una maggiore scorrevolezza ed efficienza su lunghe distanze.

In termini di dimensionamento, le pelli sono generalmente vendute in larghezza o in lunghezza e larghezza. Per selezionare la larghezza corretta, ti consigliamo di conoscere il punto più largo degli sci, che di solito è la spatola.

Quindi, scegli una larghezza della pelle di qualche millimetro più stretta (ad esempio, scegli una pelle di 110 millimetri se lo sci è largo 113 millimetri). Una volta impostata la misura, il passaggio finale è tagliare le pelli per adattarle alla sciancratura dello sci, lasciando il bordo metallico esposto.

Per mantenere le cose semplici, alcuni produttori offrono pelli pretagliate per abbinarle ai loro sci, il che significa che la pelle si adatta perfettamente alla forma del tuo modello fin da subito. Anche se questo è conveniente, assicurati di indagare sul tipo di pelle che l’azienda sta fornendo prima dell’acquisto.

 

Foto di copertina di Volker Meyer da Pexels