Abbiamo visto nella nostra guida generale come come scegliere il sacco a pelo, e abbiamo iniziato a recensire anche i vari sacchi a pelo per marca, ad iniziare dalla Mammut.
Oggi invece vedremo un altro marchio, che per esperienza e storia è quasi paragonabile a quello citato prima. Si tratta di Ferrino.
Chi non ha mai sentito nominare quest’azienda? Se siete andati in campeggio o in montagna almeno una volta nella vita è facile che siate venuti a contatto con uno dei loro prodotti. Il motivo è che Ferrino è un marchio italiano storico, che ha realizzato migliaia di prodotti.
Parliamo di tende, materiale da campeggio, abbigliamento, bastoncini e ovviamente anche sacchi a pelo.
Il loro catalogo è davvero vasto.
Indice
Le migliori offerte
I migliori modelli
- Saccoletto in piumino e piume d'oca con un'ottima termicita'
- Saldatura sostitutiva delle cuciture esterne
- Costruzione Stretch dei canali interni
- Per temperature fredde
- Lampo a due vie
- Sacca a compressione
- Tessuto esterno: 100 Percentage Poliestere 210T Ripstop
- Tessuto interno: 35 Percentage Cotone – 65 Percentage Poliestere
- Comfort termico intorno a 0°C (Uomo)
- Ottima termicità grazie alla imbottitura sintetica
- Lampo a due vie permette di aprire il fondo del saccoletto, regolando la temperatura interna
- Sacca di compressione inclusa permette di ridurre il volume del saccoletto
- Saccoletto ottimo in condizioni climatiche rigide
- Lampo a due vie
- Adatto sia all'alpinismo che al trekking
Perché provare una notte con il sacco a pelo
Se non avete mai fatto una notte in sacco a pelo, dovreste farlo. Il nostro è un invito. Tutti dovrebbero provare l’emozione di passare una notte in tenda, in bivacco o addirittura dormire all’aperto, senza niente sopra di noi se non le stelle.
Perché è un’occasione di stare veramente a contatto con la natura, di vivere alcuni giorni slegati da tutti i nostri impegni, preoccupazioni e problemi che possiamo avere nel quotidiano.
É un modo per riappropriarci del nostro essere.
E, a parte la filosofia, è davvero un modo per stare in salute, perché unisce i benefici del camminare con i vantaggi di liberarsi dallo stress.
Come iniziare
Se non si ha alcuna esperienza con questo tipo di avventure, iniziamo pensando a dove vorremmo andare.
Dobbiamo comprare un sacco a pelo per andare in un campeggio al mare? O magari su una zona a 1000 metri di quota? Ci piace fare trekking fermandoci nei bivacchi? O magari in tenda? Vogliamo prendere il sacco per fare alpinismo, sci-alpinismo o arrampicata?
É importante capire fin da subito dove vogliamo andare, perché altrimenti si rischia di scegliere il prodotto sbagliato.
Vediamo quali sono le situazioni più comuni.
Campeggio
Il campeggio è sempre una bella esperienza. Ma che tipo di sacco a pelo ci serve?
Se vogliamo andare in Sardegna d’estate in un campeggio vicino al mare, meglio puntare su un prodotto con molto leggero e fresco, imbottito in materiale sintetico, a forma squadrata che permetta di muovere le gambe e non soffrire troppo il caldo.
Se invece quello che intendiamo fare è andare in un camping in montagna, potremo puntare sempre ad un prodotto squadrato e comodo, ma leggermente più capace in termini di prestazioni termiche.
In entrambi i casi non serve spendere troppo. Si può trovare qualcosa di ottimo tra i 70 e i 150 euro.
Occhio però al peso: molti modelli economici possono pesare abbastanza. Nessun problema se andiamo in campeggio con l’auto. Diverso è invece il caso di chi fa trekking di più giorni con tappa al camping di notte.
Trekking ed escursionismo
Se vogliamo fare escursioni di un weekend o anche di molti giorni con zaino in spalla dobbiamo puntare a sacchi a pelo dal peso contenuto. Non solo, anche le dimensioni, quando compresso, devono essere minime.
Non possiamo avere uno zaino che pesa troppo, a meno che non si voglia di proposito fare più fatica.
Importante è poi coprire bene il sacco per evitare che si bagni. Vedremo come i sacchi ideali sono quelli sintetici, che soffrono meno l’umidità e sono facili da pulire.
Alpinismo
Vale quanto detto per il trekking, quindi la leggerezza è fondamentale, ma qui si aggiunge un’altra caratteristica che i sacchi devono avere: la capacità di proteggerci e mantenerci al caldo anche in condizioni estreme, di temperature ben al di sotto dello zero termico e in situazioni di vento, neve e pioggia.
In alcuni casi ci si trova a bivaccare all’aperto, quindi un sacco che ci isoli e protegga bene è indispensabile.
Ultra trail & Adventure Racing
Il mondo del trail running e soprattutto dell’ultratrail, sta attirando sempre più appassionati negli ultimi anni.
Si tratta di corsa, ma in ambienti naturali come colline, montagne, deserti… e se il trail running classico prevede distanze entro i 40 km circa, nell’ultratrail si arriva anche a gare di 160km.
Volendo si va anche oltre, basti pensare a competizioni come la Marathon Des Sables che arriva a 240 km, o a decine di altri percorsi che si devono percorrere in completa autonomia e durano giorni e giorni.
Sono avventure estreme che possono davvero far paura, eppure i partecipanti sono sempre più numerosi. Merito anche dell’alimentazione e dei vari piani di allenamento che al giorno d’oggi sono migliorati. E anche, ovviamente, dei materiali e delle attrezzature di cui disponiamo.
É un punto rilevante, perché anni fa i materiali erano pesanti, e avere sulle spalle un sacco a pelo da 900 grammi non è come portarsi appresso un sacco da 2 chili. La differenza sulle gambe si sente eccome, specialmente nei percorsi più faticosi e con più dislivello.
Quindi chi vuole tentare queste imprese deve assolutamente dotarsi dei modelli più leggeri in assoluto e dalle dimensioni ridotte per essere trasportati agevolmente.
Ma occhio anche alle capacità termiche: quando si è moto stanchi e debilitati, cosa che succede spesso in queste gare, il freddo può farsi sentire anche più del solito.
La questione temperatura
Si tratta forse dell’aspetto più importante da valutare quando si acquista un sacco nuovo.
Quando siamo a casa nel nostro letto e abbiamo freddo, non facciamo altro che cambiare la coperta con una più spessa, o aggiungerne un’altra sopra a quella abbiamo. Lo stesso vale per le notti più calde: togliamo uno o più strati ed ecco che troviamo la temperatura ideale per dormire bene.
Questo purtroppo non è possibile con un sacco a pelo. Nel senso che le possibilità sono solo 2: con o senza sacco.
Se fa troppo caldo possiamo aprirlo e scoprirci, ma la differenza potrebbe essere troppo elevata e ritrovarci ad avere freddo. Se invece abbiamo un sacco a pelo che non tiene abbastanza e stiamo congelando, l’unica cosa che possiamo fare è provare a vestirci di più, ma questo a volte non è sufficiente.
Questo porta a concludere che la scelta del modello adatto alle nostre esigenze è fondamentale. E se vogliamo frequentare la montagna in stagioni completamente diverse, in certe occasioni potremmo aver bisogno di due diversi sacchi a pelo.
Come scegliere nel modo corretto? Individuando la temperatura del sacco.
Ogni modello riporta infatti un’etichetta in cui sono indicate, rispettivamente, la temperatura di comfort, quella limite e quella estrema:
- comfort: ci dice a che temperatura (dell’ambiente esterno) possiamo dormire bene, senza soffrire il freddo né il caldo. Il dato si riferisce alle donne
- limite inferiore di comfort: è il secondo dato importante, dice che fino a questa temperatura possiamo comunque essere ben protetti e riposare. In questo caso si riferisce agli uomini
- estrema: questa è la temperatura alla quale possiamo sopravvivere per alcune ore, senza incorrere nell’ipotermia, ma questo non è garantito
Un sacco a pelo che riporta come temperatura di comfort 10-15° potrebbe andar bene per essere usato in campeggio d’estate, se le previsioni dicono che quella sarà, più o meno, la minima di notte. Se invece voglio andare in tenda a 1500 metri potrei aver bisogno di un modello con comfort inferiore, magari sui 5°.
Va comunque considerato il fatto che la temperatura interna che possiamo avere in un sacco dipende da molti fattori: dalle caratteristiche soggettive, dal fatto di essere isolati o meno dal fondo, se siamo vestiti o meno…
Su quest’ultimo punto spendiamo solo poche parole per dire che probabilmente il metodo migliore per sfruttare al massimo le proprietà del sacco a pelo è quello di dormire con solo l’intimo addosso, senza vestiti. Infatti, a parte un primo momento in cui potremmo sentire freddo, dopo poco il calore del corpo a contatto con il sacco consentirà di avere una temperatura ottimale.
Ma come sempre c’è chi la pensa diversamente, molti sono abituati a dormire completamente vestiti, magari anche per agevolare le operazioni dovessero aver bisogno di uscire la notte per andare in bagno.
Scegliere in base al tipo di imbottitura
L’imbottitura è la parte del sacco a pelo che ha una funzione molto rilevante: è quella che ha il ruolo più importante nel determinare la temperatura interna.
Sul mercato di solito si trovano due tipi di imbottitura: quella con piume e quella sintetica.
In entrambi i casi possiamo avere sacchi a pelo molto efficaci, ma ci sono delle differenze. Quelli con piuma, d’oca o anatra, hanno eccellenti proprietà termiche, sono leggeri e sono molto comprimibili quando dobbiamo trasportarli, ma generalmente costano di più e vanno trattati con cura per non rovinare le piume (una volta tornati a casa vanno tolti dalla sacca che li comprime, e riposti in quella più grande, che non li schiaccia).
Invece quelli con imbottitura sintetica sono più idrorepellenti, costano di meno e non necessitano di particolari attenzioni. Ma di solito sono un po’ più ingombranti e pesanti.
La scelta va fatta in base a cosa vogliamo farci. Se intendiamo dormire all’aria aperta, meglio stare sul sintetico, che resiste meglio all’umidità. Se invece vogliamo il minimo ingombro, leggerezza e possiamo spendere qualcosa in più, prendiamo quelli in piuma.
I modelli Ferrino con imbottitura in piuma sono tutti caratterizzati dall’utilizzo di piuma RDS (Responsible Down Standard), ovvero una certificazione che garantisce l’uso di piume non derivate da animali maltrattati.
Le migliori offerte su Amazon
Ecco alcune offerte di Amazon. Per le nostre recensioni invece vedi più sotto.
Isolamento dal terreno
Ecco invece un punto davvero importante che molti probabilmente non conoscono. Quando si acquista un sacco a pelo e si intende dormire sul suolo (tenda, pavimento del bivacco, terra…) è assolutamente necessario avere uno strato sotto di noi per isolarci.
Si può lasciar stare solo se dormiamo su una branda o una panca, anche se potrebbe essere molto scomoda comunque senza uno strato morbido.
L’ideale è avere sempre con noi un materassino, di quelli gonfiabili, che non solo ci isola ma permette anche di avere un letto comodo per dormire meglio.
Come scegliere il materassino? Come sempre abbiamo la guida giusta anche per questo: andate all’articolo dedicato.
Non sottovalutate questo aspetto, essere isolati dal terreno è davvero un aspetto importantissimo, che se non preso in considerazione può trasformare le notti in un incubo.
Accessori per sacchi a pelo
Non servono chissà quali accessori per i sacchi. L’unico veramente importante è la sacca per il trasporto, che permette di comprimerlo riducendone l’ingombro. In questo modo possiamo infilarlo nello zaino o legarlo all’esterno.
Nel secondo caso però dobbiamo coprirlo con un’altra sacca impermeabile, altrimenti dopo un po’ di pioggia potremmo ritrovarci con il sacco fradicio e inservibile per la notte.
Ecco un esempio di sacca impermeabile che funziona davvero bene:
- Designed to equip and inspire
Il marchio Ferrino
Mammut è un marchio italiano nato a Tornio per opera di Cesare Ferrino, il titolare di un negozio di vernici. Ebbe un’idea innovativa: rendere impermeabili i tessuti. E oltre a questo iniziò a produrre tende nel 1890, che furono vendute ad esploratori e ad appassionati di montagna negli anni a venire, fino a diventare leader del settore.
Tanto per capire quanto si sono evoluti i materiali, nel 1973 Ferrino realizzò quella che per l’epoca era una tenda rivoluzionaria, l’Afghan, che pesava ben 7,3 chili.
Negli anni ’80 Ferrino fu partner di Reinhold Messner per tutte le sue spedizioni sugli ottomila.
Negli anni ’90 invece Ferrino realizza un laboratorio in alta quota, l’High Lab, sul Monte Rosa. Questo laboratorio permetterà di creare alcuni tra i migliori prodotti per l’alpinismo, proprio perché vengono testati direttamente sul campo, a più di 3000 metri di altezza.
Nel 2009 l’azienda inizia anche a produrre abbigliamento, soprattutto per alpinisti e climber.
Ha poi creato il primo zaino per sci-alpinisti e snowboarders, pensato per incrementare la sicurezza in caso di valanghe: incorpora un respiratore e un air bag per aumentare le probabilità di sopravvivenza.
Non si contano gli zaini, i bastoncini, le tende realizzate da questo marchio sin dalla sua nascita. Come sempre Ferrino si è distinta per i suoi prodotti di qualità, ma anche per i prezzi accessibili. Ha infatti sempre realizzato sia prodotti per chi cerca la performance, sia per chi invece vuole fare dell’escursionismo occasionale e restare su una fascia media.
Noi di Montagna Made In Italy abbiamo testato diverse tende e sacchi a pelo del marchio. Un esempio di quanto buoni siano i loro prodotti: avevamo una tenda da due posti ereditata da uno dei nostri papà, comprata negli anni ’90 anni e mandata in pensione solo nel 2017…
Ecco perché ci sentiamo di consigliare questo marchio a chi vuole prendere il primo sacco a pelo.
Ambassador
Anche Ferrino ha un proprio team di atleti sponsorizzati. Tra questi non possiamo non nominare Alex Txikon, Silvio “Gnaro” Mondinelli e ovviamente Reinhold Messner, citato sopra.
Alex Txikon è uno spagnolo che ha scalato 11 delle 14 montagne di 8000 metri. In particolare ha firmato la prima ascesa invernale del Nanga Parbat, una delle montagne più insidiose in assoluto.
Silvio Mondinelli è uno dei più forti nel mondo dell’alpinismo. Guida alpina classe ’58, è stato il secondo italiano a salire tutti i 14 ottomila senza usare le bombole di ossigeno. Ha partecipato a innumerevoli spedizioni e continua anche oggi a supportare altri alpinisti nei loro tentativi.
Di Reinhold Messner forse non serve dire molto, è probabilmente l’alpinista più famoso al mondo. Il primo ad aver conquistato tutti gli ottomila senza ossigeno. Nel 2010 riceve il Piolet D’Or, forse il premio più importante per un alpinista.
Dopo aver visto alcuni degli atleti (e che atleti!) di questo marchio, vediamo allora quali sono i migliori sacchi a pelo Ferrino.
I 5 migliori sacchi a pelo Ferrino
Ferrino HL Revolution
Iniziamo subito con il top di gamma. Si tratta di un sacco a pelo creato per rispondere ai bisogni di chi fa spedizioni estreme. Dal costo decisamente elevato, ma non lo è se pensiamo a quello che offre, l’HL Revolution è un modello impressionante.
Imbottito con piuma Extradown 95/5 800 cuin RDS, che da sola pesa ben 1200 grammi, il Revoluiton presenta una temperatura di comfort di -13° per le donne e di -22° per gli uomini. Quella estrema arriva a -45°, un dato davvero incredibile.
Il cupolino per la testa protegge benissimo e ha un sistema di apertura definito One Touch che si può usare con una sola mano; la zip è centrale, facile da manovrare e coperta da una coprilampo che impedisce al freddo di entrare.
Il peso totale è di quasi 2 chili, davvero pesante se comparato ai normali sacchi a pelo. Ma questo, come dicevamo, non è un sacco qualunque. É un prodotto creato per tenerci in vita nelle condizioni più fredde che possiamo trovare.
Pro:
- capacità termiche al top
- comodità
- per spedizioni
- Saccoletto in piumino e piume d'oca con un'ottima termicita'
- Saldatura sostitutiva delle cuciture esterne
- Costruzione Stretch dei canali interni
Ferrino Lightec 1000
Un sacco a pelo di fascia medio-alta, il Lightec 1000 pesa 950 grammi ed è un prodotto che soddisferà la maggior parte degli alpinisti e degli escursionisti.
Imbottito in piuma 80/20 550 cuin, offre una temperatura di comfort tra 0 e -6°, arrivando al limite di -23°. É quindi un modello realizzato per chi intende salire di quota e pernottare in condizioni fredde.
La dispersione del calore è ridotta al minimo grazie alle cuciture che sono poste in modo sfalsato; la zip è a due vie e tutta provvista di imbottitura; il cappuccio si può aprire e chiudere molto facilmente grazie al sistema One Touch.
La parte inferiore del sacco, sui piedi, presenta un cerniera che permette di aprire e ventilare in caso di caldo.
Tra l’altro, una volta compresso nella sua sacca, presenta dimensioni molto contenute, rendendolo comodo da trasportare.
Pro:
- ottima tenuta
- leggero
- non ingombra
- Per temperature fredde
- Lampo a due vie
- Sacca a compressione
Ferrino Yukon Pro
Scendiamo di prezzo e vediamo invece un modello economico, sotto i 100€, ma non per questo privo di caratteristiche interessanti. Lo Yukon Pro è un modello imbottito in materiale sintetico che va benissimo per gli escursionisti che cercano un prodotto per viaggiare e fare trekking di molti giorni, non in inverno.
Presenta cerniera laterale, che corre su tutta la lunghezza. Come il Lightec 100 anche questo ha le cuciture sfalsate, per disperdere meno calore.
Il comfort termico va dai 5° agli 0°, arrivando a -15° nei casi estremi.
A differenza dei sacchi imbottiti in piuma, questo Yukon regge meglio l’umidità e può essere lavato facilmente. Il materiale interno è anche inodore e anallergico.
Presenta poi un comodo taschino interno. Il sacco per comprimerlo è incluso nel prezzo.
Probabilmente questo Yukon Pro è il compromesso migliore in termini di rapporto qualità-prezzo.
Pro:
- prezzo
- capacità termiche
- facile da lavare
- Tessuto esterno: 100 Percentage Poliestere 210T Ripstop
- Tessuto interno: 35 Percentage Cotone – 65 Percentage Poliestere
- Comfort termico intorno a 0°C (Uomo)
Ferrino Lightec SSQ 950
Finora abbiamo visto solo modelli con la classica forma a mummia. Ma se invece vogliamo stare un po’ più comodi, avendo la possibilità di muovere le gambe, ecco che un prodotto con forma quadrata può fare al caso nostro.
Di solito i modelli con questa forma pesano anche un po’ di più, ma non è il caso del Nightec che non arriva ad un chilo. Tutto realizzato con materiale sintetico, ha un’imbottitura creata con un particolare metodo “a tegole” che assicura un ottimo isolamento.
Il comfort è attorno ai 5-9° e arriva al massimo fino a -9°. É ideale per il trekking e il campeggio, ma anche per chi fa gli ultra trail, visto il peso e l’ingombro ridotti.
Pro:
- peso
- forma quadrata
- Ottima termicità grazie alla imbottitura sintetica
- Lampo a due vie permette di aprire il fondo del saccoletto, regolando la temperatura interna
- Sacca di compressione inclusa permette di ridurre il volume del saccoletto
Ferrino Nightec Lite Pro 600
Un sacco che non andrà ad incidere troppo sulle nostre tasche, ma ci garantirà ottime prestazioni nelle notti fredde.
Imbottitura tutta in materiale sintetico.
La temperatura di comfort va da 1 a -5°. La cerniera è a due vie e permette di lasciare fuori le braccia, al bisogno, e anche di aprire la parte inferiore del sacco.
Provvisto di doppio nastro per evitare gli inceppamenti, cosa che accade di frequente nei sacchi a pelo.
Peso complessivo di 1,2 kg. Un modello perfetto per l’alpinismo e lo sci-alpinismo, ma anche per i trekking a media e alta quota.
Pro:
- isolamento
- comfort
- prezzo
- Saccoletto ottimo in condizioni climatiche rigide
- Lampo a due vie
- Adatto sia all'alpinismo che al trekking
Ferrino sacco lenzuolo Pro Liner Mummy
A seconda delle preferenze, un sacco a pelo può essere usato con o senza il sacco lenzuolo. Diciamo che però con il sacco lenzuolo si può aumentare il comfort e si sporca molto meno il sacco. Tra l’altro questo modello della Ferrino ha un peso minimo e non ingombra.
Pro:
- aumenta il comfort
- facile da lavare
- Saccolenzuolo realizzato in poliestere satin per ridurre il peso e la dimensione della custodia
- La tasca porta cuscino e l’apertura laterale offrono praticità e comfort
- Per escursioni, campeggio o trekking