L’appassionato di montagna che è attratto da avventura e verticalità non deve necessariamente diventare Alex Honnold. I nostri monti offrono varie possibilità anche a chi non ha esperienza alpinistica e vuole evitare rischi inutili. Per questo oggi diamo qualche consiglio su come fare una ferrata: un ottimo modo per godere di terreni esposti e spettacolari, altrimenti raggiungibili solo con corde e adeguata preparazione.
Facciamo subito una premessa: le ferrate sono un modo sicuro di avanzare su vie anche complesse, a patto di conoscere le tecniche di base e di avere con sé l’attrezzatura adeguata.
Un modo sicuro e pratico per imparare queste tecniche è quello di partecipare a un corso tenuto da istruttori con la giusta formazione. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi alla sezione locale del CAI e informarsi se ci siano dei corsi in partenza.
Questo è anche un ottimo modo per conoscere altri appassionati di montagna, con i quali poter affrontare le ferrate in compagnia e in maggiore sicurezza.
Indice
Che Cosa Sono Le Vie Ferrate
Prima di capire come fare una ferrata dobbiamo chiarire di cosa si sta parlando esattamente.
Una via ferrata è un percorso più o meno esposto e verticale, adeguatamente attrezzato con cavi metallici fissi, staffe, scalette, ancoraggi… Insomma: qualsiasi tipo di supporto stabile che permetta di avanzare in sicurezza.
Il cavo metallico che caratterizza le ferrate è ancorato alla montagna da dei fittoni. Si tratta di grande chiodi conficcati nella parete con un’asola metallica rigida attraverso la quale passa il cavo. Maggiore è il numero dei fittoni, maggiore è la possibilità di sosta e minore il fattore di caduta, come vedremo.
Chiunque voglia fare una ferrata deve indossare l’attrezzatura necessaria nella maniera corretta.
Attrezzatura Necessaria Per Fare Una Ferrata
Per un’escursione nel bosco possiamo anche indossare delle scarpe da ginnastica e un semplice zaino scolastico, e al massimo affronteremo qualche scomodità. Quando si tratta di ferrate, invece, bisogna necessariamente avere nello zaino delle attrezzature specifiche.
Prima di affrontare la nostra prima ferrata dobbiamo quindi fare la spesa. Non si tratta certo di esborsi impegnativi come nel caso dello sci alpinismo o di altri sport di montagna.
Ricordiamo comunque che da questa attrezzatura dipende direttamente la nostra sicurezza: meglio optare per marchi conosciuti e verificare sempre il rispetto delle normative, come si vedrà più avanti.
Ecco di cosa abbiamo bisogno.
Caschetto
Chiaramente in commercio ci sono moltissimi caschetti da montagna tra cui scegliere. L’importante è che ne acquistiamo uno che sia omologato per l’alpinismo, come approfondiremo nel capitolo sulle normative. Deve quindi riportare all’interno l’etichetta CE (Comunità Europea) e UIAA (Union Internationale des Associations d’Alpinisme).
Il caschetto è importante non solo quando si è in parete, ma anche quando si cammina in prossimità di pareti e ghiaioni. Sassi più o meno grandi possono cadere per vari motivi: dall’escursionista che li smuove senza accorgersene agli stambecchi che saltano da una cengia all’altra…
Spesso i caschi hanno diversi fori di areazione, il che può essere molto confortevole d’estate. Ricordiamo però che più il casco è integrale, più ci difende anche dai sassi più piccoli.
- Casco rigido in ABS con calotta interna in polistirene espanso
- Numerose opzioni di regolazione per una vestibilità ottima
- Quadrante di regolazione dell'altezza, facilmente azionabile con una mano
- Robusto e durevole grazie alla sua costruzione hardshell
- Fit confortevole grazie al sistema di regolazione
- Sicurezza: Una maggiore protezione anteriore, laterale e posteriore
- Casco polivalente concepito per l'alpinismo, l'arrampicata, le vie ferrate e parchi d'avventura
- Calotta avvolgente con ingombro ridotto, leggero, confortevole e con un'ottimo ventilazione grazie alle numerose aperture presenti sulla calotta
- Taglia regolabile da 50 a 61 cm, grazie al regolatore del girotesta; calotta leggera in ABS e guscio interno in poliestere espanso; dotato di quattro agganci per pila frontale
- Casco polivalente per bambino e donna, concepito per l'alpinismo, l'arrampicata, le vie ferrate e parchi d'avventura
- Calotta avvolgente di dimensioni ridotte adatta a teste di piccole dimensioni (bambini e donne)
- Taglia regolabile, grazie al regolatore del girotesta, calotta leggera in abs e guscio interno in poliestere espanso
- Protezione efficiente contro urti e colpi a peso ridotto
- L'elemento della calotta interna in polipropilene espanso (EPP) conferisce resistenza a molteplici impatti
- Ottima vestibilità e leggerezza offrono l'ottima vestibilità e comfort
- Casco per bambini a protezione rinforzata per arrampicata e bici.
- Casco multinorma per la pratica dell’arrampicata e della bici: arrampicata (CE EN 12492, UIAA), ciclismo Europa (CE EN 1078) e ciclismo Stati Uniti (CPSC safety standard - caschi da ciclismo per utilizzatori di età pari o superiore ai 5 anni).
- Design avvolgente, abbassato sulla parte posteriore, per una protezione ottimale contro gli urti laterali, anteriori e posteriori (marchio TOP AND SIDE PROTECTION di Petzl).
- UNIVERSALE: circonferenza del capo di 55 - 60 cm * possibilità di regolazione rapida, sicura e precisa * peso: 405 g
- SICURO: normativa EN 12492 * il casco comprende un robusto guscio esterno rigido e una comoda imbottitura interna
- PRATICO: con fori di ventilazione e clip di fissaggio per fissare una lampada frontale. l'imbottitura può essere rimossa per ventilare e lavare il casco
- Casco robusto e polivalente a protezione rinforzata per donna.
- Progettazione destinata alle donne: taglia specifica per le donne (52/58 cm) e girotesta con apertura marcata per portare il casco con i capelli lunghi raccolti a coda di cavallo. Il girotesta può essere fatto rientrare all’interno del casco per facilitare lo stoccaggio e il trasporto.
- Design avvolgente, abbassato sulla parte posteriore, per una protezione ottimale contro gli urti laterali, anteriori e posteriori (marchio TOP AND SIDE PROTECTION di Petzl).
Imbracatura
Chi si approccia alla ferrata lo fa perchè è un modo sicuro per procedere (anche) in verticale. Ovviamente è un modo sicuro solo se indossa una imbracatura (o imbrago) adeguata. L’imbracatura va sempre abbinata a un set da ferrata.
Esistono imbraghi di tipo completo (pettorina + cosciali e cintura uniti), di tipo combinato (cosciali e cintura uniti e pettorina separata, il tutto abbinabile tramite cordino), o di tipo basso (solo cosciali e cintura).
Nella maggior parte dei casi si può fare una ferrata solo con cosciali e cintura. La pettorina è utile solo se si indossa uno zaino pesante, perchè in caso di caduta evita di ribaltarsi e di trovarsi a testa in giù, trascinati dal peso sulla schiena. Spesso è però obbligatoria per i corsi del CAI, dove si impara adeguatamente come indossarla, fissarla e utilizzarla.
- Imbrago flessibile con inserti elastici e cinturino a vita regolabile
- Peso 480 g
- Ottima simmetria grazie all'imbottitura evobelt
- Imbracatura per arrampicata e alpinismo polivalente e interamente regolabile. Cintura e cosciali regolabili per regolare l’imbracatura in base alle morfologie e ai vestiti indossati.
- Cintura e cosciali imbottiti per un utilizzo confortevole.
- Grande capacità di trasportare e organizzare il materiale grazie ai 4 portamateriali e all’anello posteriore.
- Imbracatura per arrampicata e alpinismo polivalente e interamente regolabile. Cintura e cosciali regolabili per regolare l’imbracatura in base alle morfologie e ai vestiti indossati.
- Cintura e cosciali imbottiti per un utilizzo confortevole.
- Grande capacità di trasportare e organizzare il materiale grazie ai 4 portamateriali e all’anello posteriore.
- Certificazione: EN 12277 Type C
- Peso: 430 g
- Un'asola portamateriale
- Imbracatura regolabile leggera e versatile, sviluppata per l'alpinismo, l'arrampicata su ghiaccio e l'arrampicata sportiva
- Interni in mesh traspirante ad asciugatura veloce, 4 fibbie di regolazione per un maggiore adattamento al corpo
- 4 ampi porta materiali e due sedi per moschettone porta-materiale (truck) o porta-martello ( hammer lodge), 2 porta-materiali piccoli per il posizionamento degli accessori
- Product 1: Certificazione: UIAA 128, EN 958: 2017
- Product 1: Moschettoni Attac, robusti e con apertura e chiusura intelligente
- Product 1: Fettucce elastiche migliorate per avere i moschettoni ancora più vicini al corpo
- Imbracatura per arrampicata e alpinismo polivalente e interamente regolabile. Cintura e cosciali regolabili per regolare l’imbracatura in base alle morfologie e ai vestiti indossati.
- Cintura e cosciali imbottiti per un utilizzo confortevole.
- Grande capacità di trasportare e organizzare il materiale grazie ai 4 portamateriali e all’anello posteriore.
- Un imbrago robusto e tuttofare per il massimo della sicurezza in via ferrata.
- Tre fibbie 90SafX in versione "Basic"
- Un´asola portamateriale
Set Da Ferrata
Il set da ferrata si abbina sempre all’imbracatura. Consiste in una combinazione di dissipatore, due bracci elastici di circa un metro e due speciali moschettoni, detti connettori, a cui dedichiamo un capitolo a parte.
Più difficile da descrivere che da utilizzare, come vedremo il set si fissa nell’anello di assicurazione (o negli anelli di fissaggio) dell’imbracatura tramite un semplice nodo a bocca di lupo.
A questo punto le due corde o fettucce che terminano con i due moschettoni vengono usate per fissarci al cavo della ferrata. Quando non stiamo arrampicando, i moschettoni possono essere fissati a uno degli anelli che troviamo sulla cintura dell’imbrago.
Ma che cos’è quell’astuccio collegato ad un’asola (detta “punto di legatura”) all’estremo del set da ferrata? Si tratta del dissipatore: il cuore del set da ferrata e la nostra assicurazione sulla vita.
Come vedremo, in caso di caduta importante questo astuccio si apre automaticamente, lasciando uscire una lunga fettuccia che assorbe al posto nostro l’impatto della caduta (energia dissipata per lacerazione). Se si cade da un metro il dissipatore non entra in funzione: bastano i bracci elastici ad assorbire l’urto.
In alcuni casi all’interno dell’astuccio c’è anche un dissipatore metallico: una piastrina con diversi fori attraverso i quali passa la corda (energia dissipata per attrito).
Soltanto il set da ferrata completo può ottenere il Label CE (conforme alle esigenze) per conformità all’ultima norma EN 958/2017.
Non viene specificato dalle norme la tecnica costruttiva del dissipatore, che può essere di varia natura (ma nel 90% dei casi è tessile).
Il set da ferrata indicativamente va sostituito ogni 5 anni, e chiaramente va sostituito in caso di una caduta che abbia attivato il dissipatore a strappo.
Ricordiamo che i set moderni devono necessariamente essere a “Y”, ovvero quesi set che permettono l’applicazione contemporanea sul cavo di entrambi i connettori. Evitare quindi i vecchi modelli a “V”.
- Protezione affidabile: Il nostro set da via ferrata Attac è un set compatto con moschettoni Attac per adulti; grazie alla nuova forma, questa attrezzatura da arrampicata è ancora più sicura
- ottima sicurezza: Il dissipatore a strappo assorbe le forze che si sprigionano in caso di caduta ed è ideato per utilizzatori di peso tra 50 e 120 kg; pertanto è ottimo anche per gli appassionati più robusti con zaini pesanti
- Tecnologia contemporanea: Le fettucce elastiche del set da via ferrata permettono di avere i moschettoni sempre vicino al corpo e sono realizzate in materiale resistente all’abrasione per elevata sicurezza e maneggevolezza
- Kit completo da ferrata composto da casco Galaxy
- Set da ferrata con girello integrato provvisto dell’assorbitore di energia SLIDER
- Casco polivalente, leggero con un'ottima ventilazione
- Il moschettone Coretec si adatta alla mano (anche dei bambini)
- Il moschettone con apertura molto ampia può essere richiuso rapidamente e in sicurezza
- I moschettoni piatti si deformano sotto sollecitazione e non si rompono
- Set da ferrata sviluppato secondo i criteri richiesti dalla normativa EN 958: 2017
- Il set è utilizzabile da persone di peso maggiore di 40 kg (esclusa l'attrezzatura) fino a persone di peso inferiore a 120 kg (inclusa l'attrezzatura)
- Compatto assorbitore di energia Slider, che assicura una gradualità di frenata e bassa forza di impatto rilasciata in caso di caduta
- I moschettoni Ergotec si adattano ottimamente alle mani, anche a quelle di un bambino
- Il design ergonomico dei moschettoni e la loro adattabilità alle mani permette di risparmiare fino al 30% di energia
- Apertura extra larga della leva del moschettone, per agganci e sganci più veloci e sicuri
- Product 1: Certificazione: UIAA 128, EN 958: 2017
- Product 1: Moschettoni Attac, robusti e con apertura e chiusura intelligente
- Product 1: Fettucce elastiche migliorate per avere i moschettoni ancora più vicini al corpo
- Imbottitura della cinghia: la cinghia è imbottita e ha 4 passanti. Pertanto il prodotto è adatto anche per arrampicata e grazie all'imbottitura è molto piacevole da indossare.
- Set perfettamente coordinato: tutti i componenti sono compatibili tra loro.
- UHMPE: è l'abbreviazione del polietilene ad altissimo peso molecolare. Si tratta di fibre realizzate con catene di polietilene particolarmente lunghe. Le caratteristiche dello UHMPE, rispetto ad altre fibre utilizzate nelle attrezzature da montagna, sono: elevata resistenza alla rottura, volume e peso ridotti, basso assorbimento di acqua, assoluta staticità (esiguo allungamento), elevata resistenza ai raggi UV, ma anche un basso punto di fusione.
- Set da ferrata sviluppato secondo i criteri richiesti dalla normativa EN 958: 2017
- Il set è utilizzabile da persone di peso maggiore di 40 kg (esclusa l'attrezzatura) fino a persone di peso inferiore a 120 kg (inclusa l'attrezzatura)
- Compatto assorbitore di energia Slider, che assicura una gradualità di frenata e bassa forza di impatto rilasciata in caso di caduta
Connettori (Moschettoni K)
I due moschettoni inclusi nel set da ferrata sono detti connettori, e si distinguono dai classici moschettoni in commercio.
Sono realizzati in modo da essere facili da agganciare, garantire carichi di rottura superiori rispetto ai normali moschettoni e sopportare meglio il continuo sfregamento lungo il cavo e l’eventuale urto con il fittone.
Fanno riferimento alla Normativa EN 12275 e sono punzonati con la lettera «K» (dal tedesco «klettersteig», via ferrata).
Sul mercato troviamo connettori con ghiera a molla e un sistema a pressione.
Il connettore con ghiera a molla utilizza appunto una molla che si chiude se non viene spinta verso il basso.
Il connettore a pressione è più diffuso: per aprirlo basta stingere la parte inferiore del moschettone verso il palmo della mano. Senza questa pressione, il gancio del moschettone rimane chiuso, garantendoci che non si apra accidentalmente.
Guanti
Quando andiamo a fare una ferrata le mani diventano uno strumento fondamentale per assicurarsi e avanzare. Che cerchino appigli sulla roccia o che si aggrappino al cavo, le mani sono sottoposte a un forte stress, ed è sempre il caso di proteggerle con dei guanti.
I guanti da ferrata possono essere a mezze dita o interi. Solitamente si preferiscono i modelli a mezze dita, perchè danno protezione ma garantiscono anche sensibilità e mobilità.
- Light protection glove for via ferrata activity
- Machine Wash
- Fingerless
- Tessuto elastico traspirante in tessuto a rete con attacco protettivo alle caviglie
- Palmo e dita in finta pelle; indice e pollice rinforzati per una maggiore durata
- Chiusura in velcro sul polso con occhiello per indossare e appendere
- Tessuto elasticizzato traspirante in rete e attacco protettivo sulle caviglie
- Palmo e dita in finta pelle; indice e pollice rinforzati per una maggiore durata
- Chiusura in velcro al polso con occhiello per tirare e appendere
- Grande zona di finta pelle nel balla di pollice * 5 dita chiuse e una zona finta pelle nella superficie interna mano * protezione caviglia
- Tessuto di rete elastico e traspirante sul dorso della mano * lavabile a 30°, secco senza tempra * taglio stretto
- Cappio antistrappo con carabiner per material, a attaccamento i guanti sullo zaino
- PROTEZIONE INTERNA ED ESTERNA - Questi guanti arrampicata per donna e uomo proteggono i palmi e le dita dall'attrito della corda e dagli spigoli vivi. Dì addio a graffi, tagli e callosità!
- CUCITURE DI ALTA QUALITÀ - Guanti ferrata realizzati con materiali robusti e resistenti. Abbiamo lavorato duramente per creare cuciture di qualità, durevoli e resistenti agli strappi.
- MAGGIORE PRESA E PROTEZIONE DEL FREDDO - i gommini antiscivolo sulla superficie interna dei guanti da scalata offrono maggiore presa. I guanti arrampicata proteggono anche da freddo e umidità.
- Tessuto elastico traspirante in tessuto a rete con attacco protettivo alle caviglie
- Palmo e dita in finta pelle; indice e pollice rinforzati per una maggiore durata
- Chiusura in velcro sul polso con occhiello per indossare e appendere
- Disponibile in taglie e colori specifici da donna
- Tessuto a rete elasticizzato traspirante e imbottitura sulle nocche
- Palmo e dita in pelle sintetica con indice e pollice rinforzati per una maggiore durata
- Guanti in pelle, confortevoli, resistenti e traspiranti
- Sviluppati specificatamente per l‘utilizzo in via Ferrata e parchi avventura, utili anche per manovre di corda
- Realizzati con doppio strato di tessuto sul palmo e nell‘incavo pollice/indice
Rinvio
Il rinvio non è obbligatorio, ma è un attrezzo estremamente utile soprattutto nelle ferrate più lunghe.
È composto da due moschettoni e una fettuccia, solitamente lunga pochi centimetri. Un moschettone si lega all’anello di assicurazione dell’imbracatura, l’altro si attacca al cavo fisso della ferrata. In questo modo possiamo rilassare braccia e gambe e lasciare che sia il rinvio a tenerci legati alla parete.
Siccome il rinvio è piuttosto corto, può essere sostituito da una fettuccia chiusa a cui legare un moschettone. La fettuccia verrà legata con un nodo a bocca di lupo all’imbrago, in questo modo avremo un rinvio più lungo e comodo.
Se non utilizzati, entrambi i moschettoni del rinvio si legano solitamente a un anello posteriore o laterale sulla cintura dell’imbrago.
- Rinvio classico e polivalente
- Dotato di moschettoni con forma classica e chiusura catch-free che agevola l'inserimento/rimozione della corda
- Provvisto di un'ergonomica e robusta fettuccia in poliammide a larghezza variabile (25/ 16 mm) da 17 cm
- Rinvio classico e polivalente con ottimo rapporto qualità/prezzo. Robusto e leggero, ottimo per svariati usi in arrampicata e alpinismo
- Dotato di moschettoni con forma classica e chiusura catch-free che agevola l'inserimento/rimozione della corda. Moschettone superiore con leva dritta
- Moschettone inferiore con leva curva. Equipaggiato con robusta fettuccia in poliammide da 17 cm e nuovo ferma-fettuccia fixit in gomma sul moschettone inferiore
- Dotato di moschettoni con forma classica e chiusura tradizionale
- Equipaggiato con fettuccia in poliammide di spessore 16 mm e lunghezza 12 cm
- Moschettone superiore con leva dritta, moschettone inferiore con leva curva
- Rinvio classico e polivalente con composizione mista e versatile
- Dotato di moschettoni con forma classica, una moschettone superiore con leva dritta e chiusura catch-free e una moschettone inferiore con leva a filo che facilita l'inserimento della corda
- Equipaggiato con fettuccia leggera e resistente da 11 mm
- Rinvio classico e polivalente con composizione mista e versatile
- Dotato di moschettoni con forma classica, una moschettone superiore con leva dritta e chiusura catch-free e una moschettone inferiore con leva a filo che facilita l'inserimento della corda
- Equipaggiato con fettuccia leggera e resistente da 11 mm
- Tricky è un utile attrezzo che permette di moschettoni agilmente un ancoraggio lontano, non raggiungibile con la lunghezza del braccio
- Grazie alla lunga fettuccia e al sistema tricky lever integrato nel corpo del moschet- tone, il sistema permette di moschettoni un ancoraggio lontano
- Questo grazie alla leva del moschettone che viene mantenuta aperta e si rilascia automaticamente una volta che il sistema viene caricato verso il basso
- Rinvio classico e polivalente con ottimo qualità, robusto, leggero e ottimo per lavorare i tiri
- Dotato di moschettoni con forma classica e chiusura catch-free, che agevola l'inserimento/rimozione della corda, moschettone superiore con leva dritta, moschettone inferiore con leva curva
- Equipaggiato con fettuccia leggera e resistente in Dyneema da 11 mm e nuovo ferma-fettuccia fixit in gomma sul moschettone inferiore
Cosa Succede Se Cadiamo
Forza Di Arresto
Per capire come fare una ferrata è importante conoscere i rischi, e i modi in cui imbracatura e set da ferrata ci assicurano.
Partiamo per questo dal concetto di forza di arresto. La forza di arresto è la forza massima a cui il nostro corpo viene sottoposto in caso di caduta, e nella pratica si traduce nello strattone che avvertiamo se cadiamo e siamo legati a una corda.
La massima decelerazione (il massimo strattone) che il corpo umano è in grado di sopportare senza danni permanenti è pari a 15 g. Quest “g” minuscola è un’unità di misura che indica un valore di accelerazione o di decelerazione.
Se la massa del corpo che cade è di 80 kg, la forza massima sopportabile sarà:
80X15X9,81= 1200 daN
Dove 9,81 m/s2 è l’accelerazione di gravità del nostro pianeta, ovvero l’accelerazione a cui sono sottoposti tutti i corpi che si trovano sulla terra. Mentre daN sta per “decanewton”.
Concetti fisici non proprio intuitivi, ma che si riassumono in: tutta l’attrezzatura alpinistica è progettata per rispettare il vincolo di 1200 daN.
Fattore Di Caduta
Cos’è invece il fattore di caduta? Il fattore di caduta massimo sopportabile è di 2, e indica il rapporto tra i metri di caduta e la lunghezza della corda tra l’arrampicatore e l’assicurazione (nel caso della ferrata, il fittone).
Per fare questo calcolo, la corda è considerata bloccata. L’energia è quindi dissipata solo dalla corda: siamo nelle condizioni peggiori che si possano verificare in arrampicata.
Ipotizziamo ad esempio di fare una ferrata che ha un tratto dove la distanza tra il fittone precedente e quello successivo è di 6 metri. Stiamo per fissare i moschettoni oltre il nuovo fittone e scivoliamo: cosa succede?
Il volo sarà di 6 metri (fino che i moschettoni andranno a sbattere sul fittone precedente), dopodichè i bracci del set da ferrata si tenderanno per poco più di un metro. In questo caso abbiamo un fattore di caduta di 6 (6 metri di salto / 1 metro di corda = 6), tre volte superiore al limite massimo sopportabile.
A salvarci è l’astuccio (EA: energy absorber) del set da ferrata, di cui si è parlato.
Questo si romperà e ne uscirà una fettuccia che, da cucita e ripiegata, si srotolerà strappando le cuciture fino a raggiungere 2 metri di lunghezza, e dissipando l’energia. Così solo parte dell’impatto si scaricherà sull’imbrago e su di noi.
Norme Di Sicurezza
Una norma indica la decisione di un’organizzazione pubblica o privata in merito alle caratteristiche che prodotti, processi o servizi devono avere per essere sicuri.
Imbracatura e set da ferrata sono dei dispositivi di sicurezza a tutti gli effetti, per cui diventa fondamentale capire in che modo ci proteggono e come scegliere dei modelli affidabili.
Norme EN e Norme UIAA
Le norme EN (European Norm per la Comunità Europea) riguardano i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), quindi anche tutte le attrezzature che possono essere usate per prevenire le conseguenze di una caduta dall’alto.
Tra queste attrezzature rientrano anche quelle usate in campo alpinistico. Rispettare le Norme EN significa garantirsi, attraverso una procedura di valutazione, la conformità CE, “Conforme alle Esigenze”, richiesta dalla Direttiva.
Tutto il materiale alpinistico (corda, casco, imbracatura, moschettoni…) in commercio è quindi marchiato CE, Conforme alle Esigenze, a condizione che venga usato correttamente, applicando scrupolosamente quanto descritto nelle istruzioni.
Sulle nostre attrezzature troviamo anche il logo UIAA, Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche. La UIAA nasce a Chamonix nel 1932 ed è attualmente una Società di diritto svizzero con sede a Berna.
Le Norme sono espressione delle decisioni della sua Commissione Sicurezza, costituita dai delegati delle varie Associazioni Alpinistiche tra cui anche il CAI.
La presenza del marchio UIAA su un prodotto assicura la sua conformità alla norma che lo riguarda ed è controllato ogni due anni.
Le norme EN hanno validità legale solo in Europa, mentre quelle UIAA non hanno validità legale, ma sono riconosciute nei 67 paesi che fanno parte dell’UIAA. L’UIAA è un marchio di qualità non espressamente richiesto a livello governativo.
Le EN sono norme obbligatore: in Europa non è più permesso, legalmente, produrre o mettere in commercio DPI non conformi alle norme approvate.
Le norme UIAA invece sono volontarie, nel senso che sta al fabbricante decidere se vuole o no produrre attrezzi che le soddisfano.
Test Sui Set Da Ferrata
Per comprendere le novità più significative apportate alla nuova normativa nel 2017 è necessario riassumere i test a cui venivano sottoposti i set da ferrata con la normativa precedente (EN 958/2011):
- Prova statica di scorrimento: il set, collegato a una macchina a trazione, veniva lentamente messo in tensione. In questa situazione non dovevano verificarsi o lacerazioni all’interno del dissipatore, prima di aver raggiunto un valore di forza pari a 1,2 KN (~120 kg). (Lo scalatore si poteva quindi appendere per riposare senza rischiare di mettere in funzione il dispositivo).
- Prova dinamica: il set veniva testato nelle condizioni normali di utilizzo. Questa prevedeva che una massa d’acciaio di 80 kg venisse fatta cadere per 5 m. In queste condizioni l’allungamento dell’EAS (Energy Absorbing System, ovvero il dissipatore), non doveva superare i 1,20 m e la forza massima misurata (cioè quella che va a sollecitare la persona che cade), non doveva superare i 6 kN (pari a circa 600 kg).
- Prova statica sul dissipatore: il dispositivo che aveva appena sopportato la prova dinamica (di caduta), veniva posizionato nella macchina a trazione e doveva resistere ad un carico di rottura minimo di almeno 9 kN (~ 900 kg).
Le Novità Delle Ultime Normative: EN 958/2017
Con l’entrata in vigore della EN 958/2017, molte cose sono cambiate. L’esperienza maturata in questi anni ha portato ad una revisione degli standard costruttivi tenendo in considerazione varie indicazioni raccolte nel tempo. Divenendo così “lo stato dell’arte” per la costruzione di questo tipo di dispositivi di protezione individuali.
Ecco quali sono le novità più importanti della normativa EN 958/2017:
- L’inserimento di nuovi limiti inferiori e superiori (40 e 120 kg) per quanto riguarda la massa con cui effettuare i test
- Un notevole incremento della capacità di allungamento del set per poter dissipare meglio l’energia di caduta (fino a 2,20m)
- Un test aggiuntivo di caduta dinamica anche con EAS bagnato (massa 120 kg)
- Nuove prescrizioni per quanto riguarda la costruzione dei bracci (o rami) del set
- L’aggiunta di un test “a fatica” sui bracci del set
La nuova norma prevede quindi di eseguire i test con 2 valori di massa, 40 e 120 kg. Questi 2 valori di massa sono da ritenersi come il valore minimo e massimo con cui effettuare il test. Il limite di 40 Kg è con equipaggiamento escluso, mentre quello di 120 Kg è con equipaggiamenti incluso.
Questo significa che ora anche un escursionista più pesante o un bambino possono usare il set da ferrata in sicurezza.
Come Verificare Se La Nostra Attrezzatura Rispetta Le Norme
La norma prescrive che le attrezzature debbano essere “marcate chiaramente, in modo indelebile e permanente” recando almeno le seguenti caratteristiche:
- Nome del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato
- Identificazione del modello, se lo stesso fabbricante commercializza più modelli
- Anno di fabbricazione
- Indicazione della disposizione iniziale del sistema frenante del sistema di assorbimento dell’energia (EAS)
- Pesi minimo e massimo dell’utilizzatore di 40 kg (senza attrezzatura) e 120 kg (con attrezzatura)
- Il simbolo grafico che istruisce l’utilizzatore a leggere le informazioni fornite dal fabbricante (secondo la ISO 7000 il simbolo n. 1641, ovvero un libro aperto con una “i”)
- Normative EN e UIAA di riferimento
Come Indossare Imbrago E Set Da Ferrata
Indossare l’imbrago prima di fare una ferrata è molto semplice. Le gambe si infilano nei cosciali, stando attendi che l’anello di assicurazione (il grande anello verticale che collega cosciali e cintura) sia sul davanti.
La pettorina (usata raramente) si indossa come un gilet. Per chiuderla bisogna acquistare un cordino (diametro 6-8mm, lunghezza almeno di 1,5 m, meglio 2m), e farlo passare due o tre volte nell’anello al centro del petto, per poi chiuderlo con un nodo di giunzione, lasciando un passaggio di circa un pugno, dove faremo passare il dissipatore del set da ferrata, come vedremo.
A questo punto bisogna capire come unire il set da ferrata all’imbracatura. Basta creare un nodo a bocca di lupo in questo modo:
- infilare il punto di legatura (quell’asola costituita da una fettuccia che sta al capo opposto del set rispetto ai connettori) nell’anello di assicurazione, o anello di servizio.
- prendere i moschettoni e infilarli a loro volta nel punto di legatura che ora sporge dall’anello di assicurazione, fino a far uscire anche il dissipatore. Abbiamo creato un nodo a bocca di lupo.
- a questo punto basta agganciare i moschettoni a uno degli anelli di servizio sulla cintura, e siamo pronti per la ferrata.
Un’alternativa è fare lo stesso, solo usando i due anelli più piccoli orizzontali (passanti) che chiudono l’anello di assicurazione al posto dell’anello di assicurazione stesso. Facciamo quindi passare il punto di legatura del set nell’anello inferiore e poi in quello superiore e ripetiamo la stessa operazione.
Questo permette di avere l’anello di assicurazione più libero in caso dovessimo essere soccorsi (è lì che il soccorso alpino si aggancia con le corde).
Nel caso indossassimo anche la pettorina, basta far passare moschettoni e dissipatore anche attraverso l’anello grande circa un pugno che abbiamo prima creato per unire le due bretelle della pettorina stessa.
Chiaramente quando si indossa un imbrago la prima volta è meglio essere aiutati da chi ha già esperienza di ferrate o, ancora meglio, da un istruttore.
Errori Da Evitare
Anche per un principiante è facile partire e iniziare a fare una ferrata avanzando su facili roccette, lasciando che l’istinto ci faccia scoprire appigli e movimenti.
Tuttavia ci sono alcuni tipici errori a cui dovremmo fare attenzione:
- fare troppo affidamento sulle braccia, sollevandosi di forza. Non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che la forza delle braccia si esaurirà presto, e ci troveremo esausti. Meglio fare affidamento sulle gambe, che hanno muscoli più robusti
- usare sempre il cavo fisso per avanzare. In questo modo faremo una fatica immane e richieremo di scivolare. Meglio cercare appigli e appoggi sulla roccia, lasciando il più possibile il cavo al suo lavoro: agganciare i moschettoni alla parete
- tenere braccia e gambe piegate. A volte in parete troviamo appigli per le mani e appoggi per i piedi, altre volte invece dobbiamo superare delle placche piuttosto lisce. In questo caso dobbiamo tenere le mani sul cavo, tenendo baricentro basso e braccia e gambe ben tese: faremo molta meno fatica, anche se può sembrare poco intuititivo perchè ci sembra di sporgere troppo verso il vuoto. A permettere la progressione sarà l’aderenza tra suola degli scarponi e parete
- sganciare tutti i due moschettoni contemporaneamente. Una volta raggiunto il fittone, stacchiamo e riattachiamo un connettore e poi l’altro. In questo modo saremo sempre agganciati almeno con un braccio del set da ferrata al cavo
- incunearsi nei camini: i camini sono fessure rocciose racchiuse tra due pareti. Il neofita tende ad infilarvicisi, per una sensazione (ingannevole) di sicurezza e contatto con la parete. Meglio rimanere più all’esterno ed avanzare per opposizione e aderenza, come dovessimo spingere lontano da noi le pareti del camino con tutti gli arti (arti ad X)
- non fare affidamento sull’aderenza: le suole in Vibram o altri materiali tecnici creano un attrito eccezionale con la roccia. Possiamo quindi sostare anche su rocce molto inclinate facendo affidamento su questo attrito, a patto di avere la maggior parte della suola a contatto con la roccia. Evitiamo quindi di stare in punta di piedi o sui talloni, risparmieremo energie preziose
- non lasciare spazio ai compagni di cordata: mai seguire troppo da vicino le altre persone. Potrebbero cadere e travolgerci. È buona norma lasciare che su ogni tratto tra un fittone e l’altro ci sia solo una persona
- non controllare l’imbrago prima di partire: sempre verificare di aver indossato correttamente tutto il nostro set da ferrata. Meglio se a verificarlo è un compagno
- dimenticarsi del fittone: a volte capita di cercare di avanzare per poi scoprire che non ci siamo accorti di un nuovo fittone, che blocca i nostri moschettoni. Questo piccolo strappo può essere pericoloso. Fare sempre attenzione a dove sono i fittoni e agganciarsi al nuovo tratto di cavo appena possibile, senza necessariamente aspettare di esserci di fronte
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