Breve introduzione su Cima Dodici (XII)

Cima Dodici cima più alta dell’altopiano di Asiago (2336 m), è nota anche con l’appellativo di Cima XII o Cima Ferozzo. Si tratta di una montagna situata nel bel mezzo delle Prealpi Vicentine, a metà strada tra Vicenza e Trento, tra il Veneto e il Trentino-Alto Adige. La sua cima si pone esattamente al confine tra l’altopiano di Asiago e la val di Sella, con la zona sud-est collocata nella località di Asiago e quella nord-ovest a Borgo Valsugana.

Si intitola Cima Dodici perché si trova nei pressi di Cima Dieci e Cima Undici. Prevede un insieme di itinerari con salite alquanto complicate, con dislivelli marcati e tratti in sterrato, sentiero e mulattiera. Non appena si giunge in vetta, è possibile ammirare le Dolomiti di Brenta e buona parte delle Alpi Orientali. Inoltre, arrivati in cima è possibile osservare una croce in legno e un’altra formata da tubi metallici.

Scheda Tecnica

Difficoltà: medio-difficile

Tipo di percorso: E

Lunghezza TOTALE a + r: 21,2 km

Durata TOTALE a + r: 7:04 h

Dislivello: 887 m

Punto più basso: 1609 m

Punto più alto: 2336 m

Luogo di Partenza: Malga Galmarara

Punti di appoggio: nessun punto di ristoro strada facendo. Sono presenti però dei bivacchi, come il bivacco Italia e il bivacco Tre Fontane.

Cartografia: Carta Tabacco 050 – Altopiano dei Sette Comuni (clicca qui se hai bisogno di acquistarla)

Come arrivare al punto di partenza e dove parcheggiare

Per raggiungere Malga Galmarara, si parte da Asiago e si attraversa la strada di Camporovere di Roana, poi la SS349. Quindi, dopo aver imboccato la strada per Passo Vezzena e Trento, dopo un pò sulla destra si imbocca una strada sterrata con indicazione sia Malga Galmarara, che Malga Meatta. Ovviamente arrivare a Malga Galmarara.

La strada è sterrata e lunga circa 7 km! Occhio con macchine troppo basse!

Itinerario e sentieri da seguire

Una volta parcheggiata l’auto, vedrete i cartelli rossi e bianchi, prendere il sentiero 830 in direzione però Campo Gallina se volete fare la versione lunga qui descritta. Saliremo quindi in direzione della Malga Galmarara.

Dopo circa 1:45 h si arriva alla zona dei Monumenti, per proseguire poi sempre verso Campo Gallina che ormai disterà solo circa 20 minuti.

Questa zona è molto suggestiva in quanto molti sono i segni della Prima Guerra Mondiale. Diversi ruderi e molti crateri causati dalle granate.

Strada facendo si comincerà a vedere la Cima XII e dopo quasi 2 ore dal Campo Gallina si arriva al Bivio Italia. Da qui proseguire dopo magari una meritata sosta, verso il sentiero 835. Si arriverà poi al bivio di quota quindi proseguire sempre per il sentiero 835 fino ad arrivare in cima! L’ultimo tratto di salita è abbastanza impegnativo. Inoltre c’è un piccolissimo tratto esposto, perchè dei mughi ostacolano un pò il passaggio. Si potrebbe optare per usare il sentiero che a un certo punto invece di proseguire dritto va verso sinistra e che è quello che ho fatto poi scendendo in direzione della croce di legno. Purtroppo non ho foto di questo bivio che sinceramente in andata non avevo fatto caso.

In cima troverete una croce di ferro e una di legno. Scenderemo poi per il ritorno verso la croce di legno. Guardando la croce di ferro potremo vedere sulla destra il Monte Ortigara, mentre dritto in lontananza il gruppo del Lagorai e le Dolomiti di Brenta.

Una volta poi scesi a bivio Italia seguiamo il sentiero verso il Bivacco Italia e Bivacco Tre Fontane per poi tornare al parcheggio. Attenzione che dal Bivacco Italia e il Bivacco Tre Fontane a volte il sentiero non è molto chiaro e si rischia di perdersi in mezzo ai mughi!

Foto scattate durante l’escursione

Dove si parcheggia l’auto troviamo i vari cartelli. Per fare la versione lunga seguire il sentiero 830 verso sinistra ovvero verso Campo Gallina

Malga Galmarara

Malga Galmarara

Monumenti

Crateri delle granate

Campo Gallina

Campo Gallina

Campo Gallina

Campo Gallina

Si comincia a vedere la Cima Dodici!

Bivio Italia (per salire a Cima XII seguire il cartello che in questa foto è girato di spalle 🙂 ovvero il sentiero 835 )

 

Bivio di Quota

Bivio di Quota

 

Ci siamo quasi…

Panorama dalla Cima Dodici (in lontananza le Dolomiti di Brenta e Gruppo Lagorai)

 

Croce ferro Cima Dodici

 

Croce di legno Cima Dodici

Croce di legno Cima Dodici (da qui si può scendere ed è un pò più facile e meno esposto)

 

Bivacco Italia

Bivacco Italia

È pericoloso?

L’escursione in sè non è pericolosa, è più che altro abbastanza lunga se fatta come la versione in questa relazione; quindi meglio essere un pò allenati! La salita finale verso Cima Dodici è abbastanza ripida e con un piccolissimo tratto esposto (in realtà ci sono dei mughi che ostacolano un pò…) che si può evitare se ad un certo punto poco prima di arrivare in cima, si prende il sentiero verso sinistra, piuttosto che seguire il principale.

Purtroppo non ho foto di questo bivio, ma in sostanza sarebbe il sentiero che si fa poi per scendere andando verso la croce di legno.

Alternative al percorso

Si può scegliere di fare un giro più corto e quindi senza inizialmente seguire il Campo Gallina. Quindi guardando i cartelli iniziali dove si parcheggia la macchina, invece di andare verso sinistra verso la Malga Galmarara, si andrà verso destra.

Abbigliamento e attrezzatura consigliata

Cosa bisogna indossare quando viene effettuata un’escursione con arrivo a Cima Dodici? Prima di tutto, non ci si può dimenticare dell’utilizzo di scarponcini da montagna adatti a ogni contesto. Il meteo può presentare numerose insidie, quindi un abbigliamento adeguato alla montagna risulta particolarmente indicato. Dalla giacca a vento al poncio impermeabile, passando per il berretto protettivo, niente va lasciato al caso.

Al tempo stesso, un’attenzione intensiva va rivolta alla scelta dell’attrezzatura adeguata a un contesto simile. Uno zaino piuttosto ampio può dare senz’altro una mano all’escursionista, così come i bastoncini da trekking e viveri d’emergenza come acqua e cibi vari. La cautela non è mai troppa quando si decide di intraprendere un tragitto che presenta comunque qualche insidia come nella salita finale alla cima.

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Quando andare?

Chi ha intenzione di intraprendere un’escursione lunga a Cima Dodici può farlo in qualsiasi periodo dell’anno, senza particolari limitazioni. Ad ogni modo, chi vuole usufruire fino in fondo della bellezza del passaggio e ridurre al minimo ogni sorta di rischio dovrebbe partire nell’arco di tempo compreso tra fine giugno e ottobre. Gli ingredienti ci sono tutti per poter prendere parte a un itinerario sicuro e garantito.

Meteo

Cenni storici

La zona di Cima Dodici nasconde una storia davvero molto importante. Da queste parti, non mancano i residui bellici che si riferiscono alla prima guerra mondiale. In queste zone, sono state vissute alcune delle battaglie più iconiche del conflitto, capaci di rendere l’ambiente ancora più suggestivo. Inoltre, ogni appassionato può osservare con la massima attenzione il modellamento dell’acqua in corrispondenza delle rocce.

La sua particolare posizione di confine ha fatto in modo che si creassero numerose dispute sulla sua appartenenza. Un chiaro esempio è rappresentato dalla località di Covoilin, contraddistinta da un cimitero di guerra situato nell’Altopiano dei Sette Comuni. Oggi i resti dei caduti in guerra sono situati ad Asiago, nel relativo sacrario militare. Ad ogni modo, chi si reca presso questa vetta può trovarsi di fronte a uno spettacolo mozzafiato sotto numerosi punti di vista, con vari aspetti storici tutti da porre in evidenza.

Dove dormire

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