Un’escursione sulla Cima Portule passando dal Rifugio Malga Cima Larici offre senz’altro diversi spunti di interesse. Si tratta di un luogo altamente spettacolare, immerso nelle Alpi Orientali e situato nella provincia di Vicenza.
La sua altitudine di circa 2300 metri e la somma può essere ammirata da buona parte della conca di Asiago. La zona è stata purtroppo protagonista in occasione della prima guerra mondiale. Di seguito, ecco un itinerario che prevede numerose tappe tutte da scoprire, con la prospettiva di transitare lungo strade dal forte impatto storico e naturalistico. Il percorso è adatto anche a escursionisti alle prime armi, anche se richiede una certa attenzione a causa di alcuni tratti dalla pendenza piuttosto ripida.
Indice
Scheda Tecnica (usare come quella di seguito)
Difficoltà: media
Tipo di percorso: E
Lunghezza TOTALE a + r: 15 km
Durata TOTALE a + r: 4:30 h
Dislivello: 750 metri
Punto più basso: 1658 m
Punto più alto: 2308 m
Luogo di Partenza: Rifugio Larici
Punti di appoggio: Porta Renzola, Bocchetta Portule
Cartografia: Carta Tabacco 050, Altopiano dei Sette Comuni, Asiago (clicca qui se hai bisogno di acquistarla)
Come arrivare al punto di partenza e dove parcheggiare
Per giungere al punto di partenza del percorso, ossia al Rifugio Malga Cima Larici, bisogna partire da Asiago e dirigersi verso Camporovere, una piccola frazione di Roana. Si prosegue lungo la Strada Provinciale 349 fino a Passo Vezzena, per poi passare accanto a un’osteria e prendere una semi-curva. A questo punto, non resta altro da fare che girare a destra e giungere fino al Rifugio dopo 6 chilometri di salita asfaltata. Ora bisogna solo trovare parcheggio a pochi passi dal Bivio, con alcune piazzole apposite sul bordo della strada principale.
Itinerario e sentieri da seguire
L’itinerario principale dal Rifugio Malga Cima Larici fino a Cima Portule presenta numerosi tratti interessanti. Ci si dirige verso l’Agriturismo Malga Larici di Sotto tramite una strada sterrata risalente al periodo della Grande Guerra, per poi salire verso il Bisco di Costa Larici.
Arrivati a un bivio, si prosegue a sinistra tramite un bosco bruciato a causa di un vecchio incendio, per poi girare a destra e dirigersi verso l’imponente Monte Portule. Si giunge alla Porta Renzola, punto cruciale per poi veder salire la pendenza generale e arrivare fino alla vetta della Cima Portule.
Qui si ammira il meglio dell’Altopiano d’Asiago e della Valsugana, per poi visionare la Cima d’Asta, le Dolomiti del Brenta e le Pale di San Martino. Ora è il momento di iniziare una discesa leggera e costante, tramite i Cornetti di Bocchetta Portule. Da queste parti, è possibile ammirare i resti della prima guerra mondiale. Si torna alla stessa strada sterrata dell’andata, per poi concludere il proprio tragitto al punto di partenza.
Alternative al percorso
In alternativa al percorso principale, è possibile salire lungo Bocchetta Portule e rendere il percorso dal basso verso l’alto un po’ meno ripido. I tempi, di conseguenza, si allungano fino a circa cinque ore complessive, ma ci si può comunque immergere in una natura incontaminata. La svolta può essere imboccata in corrispondenza della Porta Renzola. Inoltre, chi vuole può cambiare il proprio punto di partenza e arrivo in corrispondenza del primo tornante in direzione della Val Formica. In tale circostanza, il percorso aumenta di circa un’ora e mezza, con un dislivello verso l’alto incrementato di 500 metri.
È pericoloso?
Il percorso che da Rifugio Malga Cima Larici conduce verso la sommità della Cima Portule è adatto a un pubblico trasversale. In particolare, se si sceglie la deviazione per Bocchetta Portule, si arriva in vetta senza particolare fatica, nonostante il tempo necessario sia un po’ più elevato. Chi invece vuole prediligere il percorso un po’ più ripido dovrebbe avere una certa preparazione fisica ed esperienza, in modo da affrontare al meglio una difficoltà simile.
Abbigliamento e attrezzatura consigliata
Cosa bisogna indossare e quali attrezzi vanno portati con sé in occasione di un’escursione dal Rifugio Malga Cima Larici fino alla Cima Portule?
L’utilizzo di un cappello o una bandana risulta particolarmente utile in qualsiasi periodo dell’anno. Ovviamente, la tipologia varia a seconda del clima con il quale si ha a che fare, con la scelta di un copricapo più pesante in inverno e di un modello a visiera per l’estate.
Dalla giacca a vento al mantello, passando ovviamente per gli scarponi in caso di neve, ogni piccolo accorgimento può fare la differenza. Per ciò che riguarda l’attrezzatura, una borraccia d’acqua assume un ruolo essenziale per ridurre al minimo i rischi di disidratazione. Uno zaino capiente non può assolutamente mancare, così come tocca portare una crema solare per acquisire la massima protezione dai raggi solari.
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Quando andare?
Non ci sono limitazioni generali riguardo all’escursione da Malga Cima Larici a Cima Portule. Ogni periodo dell’anno è quello buono per godere della bellezza infinita delle montagne delle Alpi Orientali. Ciò che conta è essere preparati al meglio a ogni situazione e acquisire la massima prontezza di riflessi in caso di qualsiasi tipo di imprevisto.
Breve storia di Cima Portule
Come accennato in precedenza, Cima Portule ha vissuto un periodo di massima fama in occasione della Grande Guerra. Da queste parti, è stata costruita una strada militare nel 1916 da parte dell’esercito austriaco, con l’omonima Bocchetta che comprende varie fortificazioni incise nella roccia. Qui si è tenuta anche la Battaglia del Monte Ortigara, oltre a numerose esercitazioni militari risalenti agli anni ’50 e ’60. Infine, il 28 dicembre 2015, un terribile incendio ha distrutto più di 100 ettari di bosco durante l’intera notte successiva, con lo spegnimento tramite l’utilizzo di due Canadair dei vigili del fuoco e di tre elicotteri, due del Trentino e uno del Veneto.
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