
Cima Caldiera
Il Monte Ortigara fa parte dell’Altopiano di Asiago e si trova in Provincia di Vicenza, tra Veneto e Trentino-Alto Adige. La montagna si trova nella parte settentrionale dell’Altopiano dei Sette Comuni, con un’altezza di 2.105 metri. Si tratta di un luogo molto suggestivo non solo per il suo paesaggio meraviglioso ma anche perché è stata protagonista di una della battaglie della prima guerra mondiale.
Breve introduzione sulla meta
L’escursione al Monte Ortigara non è solo naturalistica ma possiamo ritrovare dei punti di elevato interesse storico. Si potranno conoscere i luoghi in cui è stata combattuta la Battaglia dell’Ortigara, durante la prima guerra mondiale.
Quando ci si trova in cima al monte si può vedere una colonna mozza eretta nel 1920 dall’Associazione Nazionale Alpini. Poco più in là invece troveremo il cippo austriaco, a 2.086 m di altezza. Questi sono due punti da vedere assolutamente in questa zona, che rimangono lì a testimoniare un evento storico molto doloroso per la nazione. Il percorso è abbastanza lungo e a tratti può essere un po’ impegnativo, ma è comunque privo di pericoli.
Scheda Tecnica
Difficoltà: media
Tipo di percorso: E
Lunghezza TOTALE a + r: 9,2 km
Durata TOTALE a + r: 3:15 h
Dislivello: 477 m
Punto più basso: 1.772 m
Punto più alto: 2.124 m
Luogo di Partenza: Piazzale Lozze
Punti di appoggio: nessuno
Cartografia: Tabacco 1:25.000, foglio 50 “Altopiano dei sette comuni, Asiago, Ortigara” (clicca qui se hai bisogno di acquistarla)
Come arrivare al punto di partenza e dove parcheggiare
Per arrivare al sentiero del Monte Ortigara bisogna prendere la SP76 da Asiago in direzione Enego. Bisogna arrivare a Gallio e salire, sulla sinistra, per Via F. Tura, seguendo l’indicazione M. Ortigara. Dopo 17 km si arriverà a Piazzale Lozze, che è il punto in cui possiamo parcheggiare l’auto.
La macchina è il mezzo migliore per arrivare, si possono prendere anche i mezzi ma sono scomodi perchè arrivano in punti abbastanza distanti. Il bus 401 ferma a Castelnuovo, che si trova a 11911 metri di distanza a piedi da Piazzale Lozze, troppo distante da fare a piedi. Le linee del treno che si fermano vicino Monte Ortigara sono invece 752, 753, sempre distanti. Se non si può utilizzare l’auto, meglio prenotare una gita a pagamento con autobus assieme ad una comitiva, che si ferma direttamente al punto di partenza del sentiero.
Itinerario e sentieri da seguire
Il percorso per raggiungere il Monte Ortigara inizia da Piazzale Lozze, dove abbiamo parcheggiato l’auto. Da qui dobbiamo trovare il sentiero 841 per salire fino alla Cima della Caldiera, a 2124 m di altezza. Qui possiamo fare una sosta, goderci il panorama e mangiare il nostro pranzo al sacco se lo abbiamo portato. Durante il tragitto passeremo per l’Osservatorio Torino, una tappa che possiamo aggiungere al nostro itinerario, in cui possiamo fermarci per una breve pausa.
Arrivati a Cima della Caldiera scendiamo verso Pozzo della Scala e andiamo avanti per raggiungere il Passo dell’Agnella. Qui bisognerà imboccare un sentiero con tratti attrezzati (semplicemente c’è una corda di acciaio che facilita la salita, quindi non serve nessun tipo di attrezzatura, ma solo un pò di attenzione) che arriva a Cippo Austriaco, dopo pochi minuti arriveremo alla vetta del Monte Ortigara, che si trova a 2105 m di altezza.
Anche qui ci concediamo una pausa per ammirare il paesaggio e tutti i cenni storici che troviamo nei dintorni. Si tratta di un luogo molto suggestivo e si respira un’aria malinconica, per via delle grandi perdite avute in guerra.
Per quanto riguarda il ritorno, dobbiamo imboccare il sentiero 840 e passare per il Baito Ortigara, incontreremo per strada il Monte Lozze, il Rifugio Cecchin e la Chiesetta del Lozze, per poi ritrovarci al punto di partenza, ovvero Piazzale Lozze. Il percorso è abbastanza lungo quindi è consigliato partire la mattina presto.
Foto scattate durante l’Escursione

Cima Caldiera

Cippo Italiano sul Monte Ortigara

Festa con gli Alpini al Rifugio Cecchin
E’ pericoloso?
Il percorso per arrivare al Monte Ortigara non è pericoloso ma i posti di montagna sono tutti soggetti a cambiamenti ambientali che possono essere dovuti a delle condizioni meteo (pioggia, neve, grandine, vento) o a eventi naturali. Questo può capitare soprattutto nel periodo invernale, il consiglio è quello di contattare gli uffici turistici per sapere se il nostro itinerario è fattibile. Oltre a questo, cerchiamo di valutare il tragitto secondo le nostre capacità motorie, al livello di allenamento e all’attrezzatura. Fare comunque attenzione nel tratto con la corda di acciaio, che è molto ripido e la corda appunto serve per aiutarci a salire. Non serve nessun tipo di attrezzatura da ferrata, ma fare attenzione.
Abbigliamento e attrezzatura consigliata
L’abbigliamento da indossare è quello tipico da montagna, ovvero indumenti tecnici e comodi per camminare. Bisogna anche valutare i capi migliori in base alle condizioni meteo e alla stagione in cui ci troviamo.
Portiamo sempre con noi oggetti come una giacca antivento e/o antipioggia, una cartina, crema solare, cappello e occhiali, scarponi da trekking, kit di primo soccorso e ovviamente uno zaino con cibo e bevande. Per chi ha meno equilibrio in montagna sono consigliati i bastoncini da trekking, così da poter sentirsi più sicuri.
Qui sotto trovi diverse offerte di articoli che ti potrebbero essere utili se ancora non li hai, e ricorda che se ti serve qualsiasi articolo da montagna, visita il nostro negozio online e le numerose ed utili recensioni –> VAI AL NEGOZIO
Scarponi con suola Vibram
- Leggero e confortevole scarpone da trekking da uomo: Mountain Trainer Mid GTX di Salewa è uno scarpone da trekking leggero da uomo, realizzato in resistente pelle scamosciata e tessuto antiabrasione
- Intersuola con tecnologia Bilight: la suola di questi scarponi da montagna da uomo è a doppia densità, per cui garantisce un’elevata ammortizzazione, ed è ergonomicamente sagomata; ciò garantisce un buon supporto e il massimo comfort anche durante le escursioni più lunghe
- Suola Vibram Wrapping Thread Combi (WTC): questi scarponi da montagna da uomo sono provvisti della suola leggera Vibram Wrapping Thread Combi (WTC), che garantisce un’andatura sempre confortevole
Bastoni
- Coppia di bastoni telescopici regolabili: 3 sezioni da 66 a 145 cm. 2 clip di fissaggio. Punta in acciaio e punta in gomma (ammortizzatore). Rondella da rando. Impugnatura ergonomica con cinturino regolabile.
T-shirt traspirante
- Struttura a tassello della manica per un'ottima libertà di movimento
- Vestibilità: normale
- Fondo posteriore allungato
Pile
- Giacca in pile con cerniera dal taglio classico da uomo, Elevato comfort in tutte le stagioni
- La tasca con cerniera mantiene le mani calde e i vostri oggetti di valore come smartphone, ecc. al sicuro e protetti dal rischio di cadute.
- Colletto alto per offrire calore e protezione contro gli elementi
Giacche antivento
- Cappuccio fisso preformato e regolabile: il modello Puez Aqua 3 da uomo è una giacca hardshell a 2,5 strati con una membrana impermeabile e traspirante Powertex
- Maniche ergonomiche preformate: questa giacca antipioggia da uomo, impermeabile e traspirante, offre la massima funzionalità e protezione durante le escursioni in montagna
- Cerniera frontale con patta antivento interna: questa giacca outdoor da uomo è provvista di una finitura impermeabile con cuciture saldate, in grado di proteggere in totale sicurezza contro vento e intemperie
K-way
- Loghi ricamato
- Zip intera;
- Cappuccio estraibile a scomparsa;
Pantaloni tecnici
- Pantaloni softshell uomo: 92% poliestere, 8% spandex, comodi e resistente all'usura
- Pantaloni trekking uomo: la vita regolabile con cintura consente una vestibilità comoda
- Eleganti pantaloni da lavoro uomo con una tasca cargo con cerniera sulla coscia, tasche di sicurezza sul davanti e sul retro e un resistente ginocchio
Borracce
- Borraccia senza perdite 100%
- il cappuccio dell'ugello igienico si apre con un dito e può essere bloccato in modo sicuro
- bottiglia con sfiato, a flusso libero per una rapida idratazione
Crema solare
- Piz Buin Crema Solare Montagna è specificamente sviluppata per condizioni di alta quota; protezione per il viso da vento, freddo, sole, 50 SPF
- Filtri solari UVA/UVB e un estratto di Stella Alpina, che aiutano a proteggere la tua pelle dal sole e dai danni a lungo termine
- Arricchiti con Cold Shield Complex, per un’idratazione duratura e una protezione contro il freddo estremo e il vento
Occhiali
- 🌟 PROTEZIONE SENZA COMPROMESSI 🌟 Trattamento antiriflesso FULL REVO 2021 specchiato per una filtrazione ottimale dei raggi nocivi. Protezione UV 400: filtra il 100% dei raggi UVA + UVB (categoria 3) senza impedirti di leggere i tuoi schermi digitali (a differenza del tradizionale vetro polarizzato) + lenti in policarbonato per garantire un'elevata resistenza agli urti.
- 🌟 OTTIMI OCCHIALI OUTDOOR 🌟 Occhiali da ciclismo versatili senza compromessi. Progettati specificamente per le esigenze degli sport intensi all'aria aperta: occhiali bicicletta, ciclismo, mountain bike, corsa // Un occhiale da sole resistente secondo gli standard CE da un laboratorio indipendente.
- ✔ LEGGEREZZA, RESISTENZA, COMFORT ✔ Montatura ultraleggera (27,6 g) in TR90 co iniettata rubber. Nasello regolabile e aste coiniettate per un miglior comfort e un adattamento ottimale ad ogni tipo di viso. Sistema di ventilazione antiappannamento Horus X airflow ultra efficiente. Il tuo accessorio ideale per la bicicletta!
Quando andare?
Quando si decide di avventurarsi per un tragitto di montagna come questo è sempre meglio evitare il periodo invernale. Il freddo, la neve, la pioggia non sono condizioni con cui si percorre questo cammino con facilità.
Meglio quindi il periodo che va da maggio a settembre, in cui possiamo goderci la montagna in tutti i suoi colori più belli. Se decidiamo di andare in estate però ricordiamoci di avere sempre con noi la crema solare e un cappello, perché anche se non sembra, ci si può scottare molto facilmente.
Altre informazioni utili
Come abbiamo detto, questo percorso è ricco di storia. Per avventurarci al Monte Ortigara è meglio essere preparati, così da capire quello che vediamo. Qui c’è stata una delle battaglie più sanguinose della storia e si svolse nel giugno del 1917 quando l’esercito italiano cercò di contrastare le linee austriache proprio in cima a questo monte.
Ci furono tantissime vittime sia italiane che austriache (12.000 soldati) e i combattimenti furono lunghi e dolorosi, pieni di trincee, postazioni in caverna, osservatori. Questa escursione nell’Altopiano dei Sette Comuni oltre ad essere bellissima fa in modo di tenere viva la memoria di chi ha combattuto in questa battaglia. Questa montagna infatti è considerata quasi sacra, a testimoniare un evento passato che non deve più ripetersi.
Meteo
Dove dormire
Puoi cercare degli alloggi nei dintorni di Gallio o Asiago
Utilizza il box di ricerca qui sotto per trovare un alloggio.
Booking.com