Il Piz Boè, nonostante i suoi 3.152 metri di altezza, è considerato uno dei 3000 più abbordabili delle Dolomiti. È il punto più alto del gruppo del Sella e dalla vetta è possibile godere di un panorama mozzafiato che, nelle giornate terse e luminose, permette di far vagare lo sguardo fino a Tofane, alla Marmolada, a Pelmo, Sasso Lungo ma non solo. Basta cercare la linea dell’orizzonte per scorgere la Conca d’Ampezzo ma anche le cime meridionali che degradano verso le prime propaggini svizzere ed austriache.
Scheda tecnica
Difficoltà: difficile
Tipo di percorso: EE
Lunghezza TOTALE a+ r: 9,2 km
Durata TOTALE a + r : 4:05
Dislivello: 929 m
Punto più basso: 2233 m
Punto più alto: 3150 m
Luogo di Partenza: Passo Pordoi
Punti di appoggio: Rifugio Forcella Pordoi, Rifugio Capanna Fassa
Cartografia: Tabacco 1:25.000, foglio 06, Val di Fassa e Dolomiti Fassa (clicca qui se hai bisogno di acquistarla)
Come arrivare al punto di partenza e dove parcheggiare?
Per raggiungere la salita che conduce al Passo Pordoi, meta iniziale di questa escursione, occorre arrivare a Canazei. Se si proviene dal Veneto, dalle zone di Livinallongo-Cortina, la direzione da prendere è quella di Arabba.
Da Bolzano invece si percorre la Val Gardena fino ad arrivare al Passo Sella. Da qui si prende la breve discesa verso Canazei, prestando attenzione al bivio con il Passo Pordoi.
Dal Trentino invece si prende la strada che percorre Cavalese, Moena e Campitello di Fassa fino a Canazei.
Il percorso ha inizio dalla funivia del Passo Pordoi. Qui è possibile lasciare l’automobile in un ampio parcheggio gratuito, situato proprio vicino all’impianto. Il numero dei posti disponibili è alto, tuttavia, soprattutto nei mesi estivi di luglio e agosto, vi consigliamo di arrivare di prima mattina per poter parcheggiare con comodità.
Itinerario e sentieri da seguire
L’escursione ha inizio al Passo Pordoi che collega Arabba a Canazei. Siamo a 2.233 metri di altezza e la prima meta da raggiungere è il Rifugio Forcella Pordoi, situato a 2.848 metri seguendo il sentiero CAI 627.
Il panorama è suggestivo ma il paesaggio ha già iniziato la sua progressiva mutazione. La vegetazione tipica della montagna ha lasciato il posto a rocce e detriti. In primavera è possibile ammirare qualche timido ma coraggioso fiore che si affaccia tra le fessure rocciose: una piccola macchia di colore immersa in una cornice che sembra arrivare direttamente da un set di Star Trek!
Durante l’escursione troverete alcuni passaggi particolarmente esposti; la presenza delle corde metalliche agevola il cammino.
La prima parte del sentiero è leggermente più faticosa; proseguendo nella salita invece il terreno da ghiaioso diventa più terroso e quindi più compatto. Una volta raggiunta la Forcella Pordoi, troviamo a sinistra le cime che arrivano fino al Piz Miara mentre a destra la meta dell’escursione ovvero il Piz Boè.
Si continua a percorrere il 627 fino a raggiungere un bivio, lungo un costone roccioso a ovest: da qui occorre svoltare a destra, prendere il sentiero CAI 638 che conduce fino alla cresta sud del Piz Boè, dalla quale parte il percorso in salita che arriva alla cima.
La strada da percorrere diventa molto più impegnativa, soprattutto per chi non è abituato a queste escursioni. Rocce, detriti e ghiaia impongono un passo sicuro e deciso lungo la parete attrezzata e nell’ultimo tratto, quello che finalmente porta al raggiungimento della vetta del Piz Boè.
In cima troviamo un piccolo rifugio, la Capanna Piz Fassa, dove è possibile fermarsi per prendere fiato e mangiare qualcosa.
A questo punto non ci resta che prendere la strada del ritorno e tornare al Rifugio Forcella Pordoi, imboccando di nuovo il sentiero CAI 627.
Alternative al percorso Piz Boè
Per facilitare l’escursione è possibile prendere la funivia che da Passo Pordoi porta a Sas de Pordoi.
In alternativa è anche possibile passare al rifugio Piz Boè, situato a 2.871 metri(da non confondere con la cima Piz Boè!).
E’ anche possibile effettuare l’escursione e farla ad anello, quindi una volta arrivati in cima al Rifugio Capanna Fassa si segue il sentiero 626 in direzione P.ta de Dora e Ossario del Pordoi per poi tornare al Passo Pordoi.
E’ pericoloso?
L’escursione, soprattutto in alcuni tratti, presenta delle parti esposte che richiedono sicurezza nei movimenti e una costante attenzione. Ricordate che dovrete camminare tutto il giorno a 3000 metri su tratti che possono diventare impervi; è indispensabile quindi una buona resistenza alla fatica accompagnata anche da una discreta forma fisica. Controllate sempre le previsioni meteo prima di partire.
Abbigliamento e attrezzatura consigliata
Sono indispensabili gli scarponi da trekking con suola dotata di un grip (suola VIBRAM la migliore per eccellenza!) adatto ad affrontare terreni di vari natura. Non dimenticate i bastoncini da trekking regolabili, soprattutto se non avete dimestichezza con le escursioni, borraccia, fascia per proteggere le orecchie e le tempie dal vento e occhiali con lenti scure. Vestirsi in maniera adeguata in base alle temperature, quindi molto probabilmente un pile potrebbe essere utile tra le varie cose, vista anche l’altitudine!
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Vi consigliamo inoltre di utilizzare una buona crema solare e di portare con voi una giacca antivento da indossare una volta arrivati in cima. In primavera o dopo l’estate, portate anche degli ramponcini da adattare agli scarponi perché potrete trovare residui di neve che rendono la strada più impervia.
Ramponcini
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- TPE di alta qualità: la fascia in TPE dei ice tacchetti è elastica e non è facile da rompere , può essere utilizzata in un ambiente estremamente freddo di -45 ° C. Gli occhielli sono ispessiti trattati, la forza è più uniforme e antistrappo. La parte posteriore è una trama antiscivolo rombica che migliora la tenacità.
- Portatile & Ampiamente Utilizzato: Il peso di una coppia di ramponcini da neve è di soli 400 g, la cinghia regolabile impedisce ai ramponi di scivolare via, molto comoda da indossare, la confezione potenziata è più facile da trasportare. I ramponi possono essere ampiamente utilizzati su neve, ghiaccio, strade fangose, erba per varie attività.
Giacche antivento
- Cappuccio fisso preformato e regolabile: il modello Puez Aqua 3 da uomo è una giacca hardshell a 2,5 strati con una membrana impermeabile e traspirante Powertex
- Maniche ergonomiche preformate: questa giacca antipioggia da uomo, impermeabile e traspirante, offre la massima funzionalità e protezione durante le escursioni in montagna
- Cerniera frontale con patta antivento interna: questa giacca outdoor da uomo è provvista di una finitura impermeabile con cuciture saldate, in grado di proteggere in totale sicurezza contro vento e intemperie
Crema solare
- Piz Buin Crema Solare Montagna è specificamente sviluppata per condizioni di alta quota; protezione per il viso da vento, freddo, sole, 50 SPF
- Filtri solari UVA/UVB e un estratto di Stella Alpina, che aiutano a proteggere la tua pelle dal sole e dai danni a lungo termine
- Arricchiti con Cold Shield Complex, per un’idratazione duratura e una protezione contro il freddo estremo e il vento
Pile
- Giacca in pile con cerniera dal taglio classico da uomo, Elevato comfort in tutte le stagioni
- La tasca con cerniera mantiene le mani calde e i vostri oggetti di valore come smartphone, ecc. al sicuro e protetti dal rischio di cadute.
- Colletto alto per offrire calore e protezione contro gli elementi
Quando andare sul Piz Boè?
Il periodo migliore per affrontare questa escursione è durante l’estate da luglio a settembre onde evitare di trovare neve vista l’altitudine.
Meteo al Passo Pordoi
Dove dormire nei dintorni?
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