
Escursione gallerie Lagazuoi
Indice
Breve introduzione sulla meta
Tra le escursioni più note nella zona delle Dolomiti Ampezzane, in Veneto, una delle più apprezzate e appaganti è senza dubbio la salita al Rifugio Lagazuoi attraverso le gallerie del Lagazuoi, non solo da un punto di vista paesaggistico ma anche da un punto di vista di interesse storico: il panorama sulle vette circostanti è impareggiabile, dalla terrazza del Rifugio Lagazuoi si gode di una vista spettacolare sulle Tofane, sul gruppo del Sorapis, sull’Antelao, sull Pelmo sul Civetta e si estende anche fino alle Pale di San Martino, l’Adamello, il Latemar e il Catinaccio, le Odle, il Pan di Zucchero e il Gran Pilastro, il Sasso Nero e la Croda Rossa d’Ampezzo.
Dal piccolo Lagazuoi è possibile vedere anche la Marmolada!
Il gruppo del Lagazuoi è stato inoltre teatro di conflitti durante la Prima Guerra Mondiale: fu infatti una roccaforte austriaca, e alcune delle gallerie e delle trincee scavate dai soldati italiani che salivano dall’imbocco presso la Cengia Martini fino all’Anticima del Lagazuoi per minare le postazioni austriache sono tuttora visibili e visitabili.
Scheda Tecnica
Difficoltà: difficile
Tipo di percorso: EE
Lunghezza TOTALE a + r: 11,3 km
Durata TOTALE a + r: 4:40 h
Dislivello: 855 m
Punto più basso: 2105 m
Punto più alto: 2778
Luogo di Partenza: Passo Falzarego
Punti di appoggio: Rifugio Lagazuoi
Cartografia: Tabacco 1:25.000, foglio 03, “Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane” (clicca qui se hai bisogno di acquistarla)
Come arrivare al punto di partenza e dove parcheggiare
L’escursione parte da Passo Falzarego, a circa 30 minuti di auto da Cortina d’Ampezzo, raggiungibile in alta stagione estiva anche con i mezzi pubblici di linea.
E’ possibile lasciare l’auto nel parcheggio gratuito della funivia.
Itinerario e sentieri da seguire
Dal retro del parcheggio della funivia del Lagazuoi si dirama una serie di sentieri, tra cui il sentiero CAI 402, che risale in direzione della Forcella Travenanzes, fino a raggiungere un bivio che si incontra a circa metà ghiaione: è il Sentiero del Fronte, che prendendo la deviazione a sinistra porta all’imbocco delle gallerie del Lagazuoi. Qui, a ridosso delle rocce, si trovano anche dei ruderi di baraccamenti della guerra.
Le gallerie
Con l’aiuto di un cordino metallico (brevissimo tratto esposto) si raggiunge una prima e breve galleria, in seguito alla quale si giunge all’ingresso della galleria lunga: è la galleria più lunga tra quelle ad oggi conservate, più di 1 Km di percorso totalmente al buio, fatto salvo per qualche feritoia protetta che si affaccia sulla parete rocciosa a strapiombo.
Difficoltà in questo tratto di percorso
Non vi sono particolari difficoltà tecniche se non la pendenza del sentiero all’interno della galleria che è particolarmente ripida. La percorrenza è tuttavia agevolata da gradoni di legno e da un cordino di acciaio. Attenzione ad alcuni passaggi piuttosto bassi: è caldamente raccomandato l’uso del caschetto e della torcia elettrica.
Data la lunghezza della galleria e l’altitudine, all’interno fa piuttosto freddo: è quindi opportuno coprirsi adeguamente.
Vista la particolarità e la diversità del percorso, si sconsiglia la percorrenza della galleria a chi soffre di claustrofobia o di vertigini. Per i non esperti di montagna si suggerisce di affidarsi ad una guida esperta.
Arrivo al Lagazuoi
All’uscita della galleria, la fatica sarà ampiamente ripagata dal panorama che spazia dal Lagazuoi-Fanis alle Torri del Falzarego, alle Tofane, alle Cinque Torri, all’Averau-Nuvolau, fino al Civetta e alla Marmolada.
Attraversando qualche altro breve tratto di gallerie, si percorre un tratto roccioso oltre il quale si trovano trincee e resti di baraccamenti. Da qui, in breve si raggiunge la stazione a monte della Funivia e il Rifugio Lagazuoi a m. 2752 (2.30 circa dal punto di partenza).
Il rifugio
Il Rifugio Lagazuoi è il rifugio situato a quota più elevata nelle Dolomiti Ampezzane e vanta la terrazza panoramica con la vista più spettacolare. E’ raggiungibile anche utilizzando la funivia che sale da Passo Falzarego.
Piccolo Lagazuoi
Dal rifugio Lagazuoi, con altri circa 10 minuti si raggiunge la cima del piccolo Lagazuoi a 2778 m da dove si può ammirare una vista spettacolare e da dove si vede anche in lontananza la Marmolada.
Video in Cima al Piccolo Lagazuoi 2778 m
Dal rifugio alla Forcella Travenanzes e Forcella Col dei Bos
Dopo una meritata pausa, si riprende l’escursione ridiscendendo verso il rifugio e, da qui, si imbocca il sentiero CAI 401 che conduce alla Forcella Lagazuoi, a m. 2572; si prosegue lungo il sentiero pianeggiante verso la Forcella Travenanzes a m. 2507, che si raggiunge dopo circa un’ora dalla partenza dal Rifugio.
Percorrendo il sentiero in mezz’ora si raggiunge la Forcella Col dei Bos, a m 2330.
Si seguirà poi il sentiero 412 e successivamente arrivando ad un piccolo tunnel si segue il sentiero 423, arrivando ai ruderi dell’ex Ospedale Militare sotto le Torri di Falzarego.
Da qui il sentiero in discesa prosegue e in poco tempo riporta al Passo Falzarego.
Foto scattate durante l’escursione

Partenza dal Passo Falzarego

bivio che sale alle gallerie

Si intravede la galleria

entriamo nella galleria

vista dalle gallerie

vista dalle gallerie

vista dalle gallerie: Rifugio Lagazuoi e Marmolada

uscita dalle gallerie…uno spettacolo!

sempre vista panoramica all’uscita delle gallerie

cima piccolo Lagazuoi 2778 m

andando in direzione del ritorno

Tofana di Rozes in lontananza

L’imponente Tofana di Rozes vista da vicino

Ci siamo quasi … più o meno !
Alternative al percorso
Si può rendere questo spettacolo di escursione anche più semplice. Per esempio si possono evitare le gallerie e quindi seguire la direzione per la Forcella Travenanzes sia in andata che in ritorno, oppure si possono salire le gallerie e poi invece di allungare il giro per la Forcella Col dei Bos, scendere al bivio della forcella Travenanzes.
In alternativa esiste anche la funivia che magari si può utilizzare per la salita e poi si può scendere o per la Forcella Travenanzes o per la parte più lunga per la Forcella Col dei Bos. Personalmente ho fatto anche questa variante della salita con funivia e discesa per Forcella Col dei Bos con i bambini e se vuoi rendergli la vita più facile scendi per Forcella Travenanzes 🙂 Ovviamente mi sono fatto anche la versione qui descritta con le gallerie e devo dire che è una delle escursioni per me più belle 😉
Al Lagazuoi anche con i bambini!
Con i bambini come dicevo abbiamo preso la funivia per salire al rifugio e piccolo Lagazuoi e poi con calma e qualche capriccio siamo scesi verso la Forcella Col dei Bos.
E’ pericoloso?
E’ un’escursione stupenda ma da non prendere sottogamba. Prima dell’imbocco delle gallerie c’è una corda di sicurezza perchè c’è un passaggio esposto, nonostante si tratti di una passaggio che si affronta con 2 passi di numero!
Nelle gallerie è obbligatorio indossare caschetto e torcia in quanto c’è il serio rischio di sbattere la testa e vi assicuro che capita , solo che se capita con il caso è un conto, se ti capita senza diventano problemi! La torcia anche questa indispensabile in quanto alcuni tratti di galleria sono lunghi e quindi buio pesto!
Attenzione che nelle gallerie si scivola!
La gallerie mettono a dura prova le tue gambe (il giorno dopo ti faranno male!). Io ho preferito farle in salita, perchè in discesa le ginocchia ne risentono molto essendoci gradoni belli alti. Inoltre in discesa c’è più rischio di scivolare.
Nel complesso l’escursione fatta con questo giro richiede un pò di allenamento, a meno che non la rendi più facile come descritto nelle alternative al percorso.
Abbigliamento e attrezzatura consigliata
Pur non presentando particolari difficoltà tecniche, è doveroso ricordare che ci si trova in ambiente di alta montagna: è fondamentale essere muniti di calzature ( sempre bene avere scarponi con suola Vibram!) ed abbigliamento adeguato, oltre alla torcia elettrica e al caschetto OBBLIGATORI per la percorrenza delle gallerie. Ricorda che arriverai quasi a 3000 m di altitudine quindi quando ti fermi farà bello fresco anche d’estate, ed è bene avere nello zaino, pile, giacca antivento, e K-way ovviamente in caso di pioggia (ahimè!).
Non sottovalutare la crema solare vista l’altitudine!
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Informazioni utili
Nel primo tratto del percorso non ci sono fonti d’acqua se non al Rifugio Lagazuoi; solo nella seconda parte del percorso, verso la Forcella Col dei Bos si trovano delle sorgenti ma è opportuno partire ben riforniti di acqua.
Le Gallerie del Lagazuoi rientra nel contesto del Museo all’aperto della Guerra di Cortina d’Ampezzo, non è pagamento ma è opportuno informarsi sulle condizioni della galleria prima di intraprendere il percorso.
Si ricorda inoltre che la galleria è aperta da giungo a ottobre in base alle condizioni meteo (in inverno la galleria non è percorribile a causa della neve che ostruisce i passaggi e del gelo che si forma sul percorso).
Quando andare
Il periodo migliore va da giugno a settembre, ovviamente controllare il meteo e che non ci sia neve vista l’altitudine.
Meteo Rifugio Lagauoi
Dove dormire
Puoi cercare degli alloggi nei dintorni nel Passo Falzarego e quindi per esempio Cortina, Selva di Cadore, San Cassiano.
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