L’escursionismo è una questione di gambe. Per questo è importante individuare i migliori short e pantaloni da trekking sul mercato, così da potersi godere al massimo le uscite in montagna.
Dei buoni pantaloni sono traspiranti, termoregolanti, comodi… una serie di qualità che richiede materiali tecnici e design adatti a un’attività varia e dinamica come il trekking.
L’offerta è enorme, ma non tutti i brand offrono prodotti duraturi e affidabili. In questo articolo scopriremo come trovare i pantaloni che ci accompagneranno per anni in ogni nostra avventura in montagna.
Indice
Le migliori offerte
I migliori modelli di pantaloni lunghi da trekking
- Pantaloni da trekking
- Rinforzi su schiena e ginocchia
- Resistenti agli agenti atmosferici per la vita all'aperto più impegnativa, tutto l'anno
I migliori modelli di pantaloni convertibili e short da trekking
I migliori modelli di leggings da trekking
Come scegliere i pantaloni da trekking
Così come i cappelli o le calze, anche i pantaloni da trekking non sono certo pantaloni normali con qualche logo da outdoor messo a caso… I migliori modelli sono quelli che non sai nemmeno di avere addosso, perché assecondano ogni tuo movimento, senza farti soffrire il caldo o il freddo.
Vediamo come trovarli.
Pantaloni o short?
Partiamo dalla domanda più ovvia: i pantaloni che usiamo in montagna dovrebbero essere corti o lunghi?
Questo dipende dalla stagione e dal tipo di escursione. Ma entrambe le lunghezze hanno pro e contro.
Come sempre in questi casi, ricordiamo che i modelli top di gamma riducono drasticamente l’elenco dei contro. Inoltre ormai sono molto diffusi dei pantaloni ibridi, come vedremo in seguito, che uniscono il meglio dei due mondi.
Pantaloni da trekking lunghi: pro e contro
Il principale pro dei pantaloni lunghi è la protezione che offrono contro:
- freddo
- raggi solari
- insetti
- rami
- rocce
- zecche
Se stai facendo un’escursione in un’area in cui il tempo può cambiare rapidamente o in cui la minaccia di zecche è concreta, i pantaloni lunghi sono la scelta migliore.
Ci sono però anche dei contro:
- è più difficile regolare la temperatura corporea
- possono limitare nei movimenti e possono rimanere agganciati in rami e rocce, strappandosi
- in caso di guadi di torrenti potrebbero metterci molto tempo ad asciugarsi
Short da trekking: pro e contro
Gli short, ovvero i pantaloni corti da montagna, hanno diversi pro, che li rendono la scelta numero 1 per moltissimi escursionisti:
- sono più comodi
- lasciano le gambe libere di “respirare” in estate
- non limitano in alcun modo i movimenti
I loro contro sono però altrettanto evidenti:
- non proteggono né dagli elementi né da insetti, rami, ecc.
- d’estate si rischia di “scottarsi” le gambe al sole
- hanno solitamente meno tasche dei pantaloni lunghi
Ibridi: pantaloni da trekking convertibili e arrotolabili
Con la possibilità di staccarsi in due pezzi e trasformarsi in short da montagna, i pantaloni convertibili sono una scelta popolare tra gli escursionisti. I vantaggi sono subito evidenti:
- non serve mettere nello zaino un altro paio di pantaloni
- la ventilazione delle gambe è garantita
- un modello “3 stagioni” può trasformarsi in modello estivo in pochi secondi
Questi pantaloni convertibili hanno quindi una zip che li divide sopra il ginocchio, così da poterli aprire all’occorrenza. Difetti? La presenza di cerniere può dare problemi di sfregamento, ed è difficile per questi modelli garantire aderenza ed elasticità come nel caso dei pantaloni interi.
L’alternativa sono quindi gli arrotolabili, o roll-up. In questo caso non dobbiamo preoccuparci delle cerniere: basta arrotolarli e fissarli con alcune linguette apposite. Di nuovo, la vestibilità non sarà quella degli short, ma la versatilità sarà di sicuro maggiore.
Leggings, collant e pantaloni aderenti da trekking
Per l’escursionismo – soprattutto quello femminile – sono disponibili diversi modelli di pantaloni con effetto “seconda pelle”. Possono essere più spessi e con lunghezza alla caviglia, da indossare come unico strato (leggings).
Oppure possono essere più leggeri, ricoprire anche il piede e adatti ad essere un primo strato (collant). In mezzo troviamo diverse varianti ibride, di pantaloni aderenti ed elastici, pensati tanto per le donne quanto per gli uomini.
Questi modelli, ancora una volta, hanno i loro pro e i loro contro.
Pro
- Comfort. I leggings da trekking assecondano i movimenti molto meglio dei normali pantaloni e sono più comodi in fase di arrampicata
- Possono avere un effetto tonificante sui muscoli affaticati e
- Sono più leggeri: niente fibbie, cerniere, bottoni.
- Il fit è sempre perfetto, mentre alcuni escursionisti hanno difficoltà a trovare pantaloni da montagna della taglia giusta
- Evitano le irritazioni da sfregamento
- Possono essere indossati sotto un altro paio di pantaloni in inverno
- Solitamente sono più traspiranti
Contro
- Solitamente i legging non hanno tasche, e comunque ne hanno di meno versatili rispetto ai pantaloni normali
- Sono meno resistenti agli strappi
- Non sono arrotolabili
- Sono molto rivelatori: i legging e i collant sono aderenti e potrebbero attirare sguardi indiscreti. Cosa che difficilmente accadrà con un paio di rozzi pantaloni da montagna!
Materiali per pantaloni da trekking
I pantaloni da montagna in genere sono realizzati in un mix di nylon e materiali sintetici elasticizzanti (principalmente spandex, o elastam).
Una percentuale più alta di spandex può essere particolarmente utile in attività dinamiche, in cui vogliamo che i pantaloni seguano ogni nostro gesto. Tendenzialmente i pantaloni più elastici hanno circa il 15% di spandex.
Il nylon è un’ottima fibra, perché si asciuga rapidamente ed è più morbido al contatto con la pelle rispetto ad altri sintetici.
Un altro materiale molto usato è il poliestere, molto resistente (anche se leggermente meno del nylon) e naturalmente idrofobo.
Il poliestere ha il vantaggio di assorbire meno acqua rispetto al nylon, e di trasportare l’umidità sulla superficie in modo più efficace. Il sudore evapora quindi più rapidamente.
Non mancano i pantaloni da montagna in cotone. Il cotone è morbido e confortevole sulla pelle, ma assorbe l’acqua, motivo per cui è difficile trovare un’etichetta 100% cotone nel reparto trekking dei negozi di sport.
Il cotone si asciuga infatti molto lentamente, può attaccarsi alla pelle e causare irritazioni quando è bagnato. Si può comunque optare per pantaloni e short da trekking con una piccola percentuale di cotone (fino a un massimo di 30%), che garantisce comodità e leggerezza.
Peso
A differenza di altri tipi di capi da outdoor, per la maggior parte degli escursionisti il peso dei pantaloni non è una considerazione fondamentale.
Ci sono modelli da poco più di 200 grammi, e modelli che superano il mezzo chilo. Quali scegliere?
Anche in questo caso dipende dall’uso che ne faremo. Se stiamo partendo per un lungo trekking estivo e vogliamo risparmiare peso senza preoccuparci del freddo, troviamo dei modelli ultraleggeri che fanno al caso nostro.
Se stiamo partendo per una ferrata dove potremmo sfregare le gambe contro la roccia, con diversi passaggi sul lato nord all’ombra, un pantalone pesante potrebbe esserci di grande aiuto.
Tasche
È vero che l’escursionista solitamente è dotato di zaino, e di giacca softshell, ma qualche tasca in più nei pantaloni da trekking non può che fare comodo. Se lasciamo infatti la cartina nello zaino la consulteremo molto di meno, per evitare la scocciatura di fermarci e togliercelo.
Diverso è il discorso se ce l’abbiamo a portata di mano, nella tasca laterale degli short.
I modelli migliori dei pantaloni trekking hanno opzioni di “stoccaggio” creative, con ampie tasche con cerniera sulla coscia e tasche a scomparto. Le varie dimensioni significano che dovresti essere in grado di trovare un posto per qualsiasi cosa tu decida di buttarci dentro.
Controlla che le tasche siano elastiche, così che possano contenere diversi tipi di oggetti. Importante è anche la chiusura della tasca, con zip o bottoni. L’esperienza personale dice: tasca aperta = guanti persi.
Libertà di movimento
Principalmente, la libertà di movimento è garantita dal tessuto e dal design. Molti pantaloni da trekking propongono infatti delle ginocchia “articolate”. Si tratta di cuciture che assecondano il piegamento dell’articolazione, permettendo una flessibilità mirata nei punti chiave.
Lo stesso tipo di design lo troviamo spesso nel cavallo dei pantaloni. Qui diversi modelli hanno una toppa di tessuto a forma di diamante che corre lungo l’interno coscia dei pantaloni, sostituendo una cucitura standard.
Come per le ginocchia, il tessuto extra migliora la libertà di movimento, la vestibilità generale e il comfort.
Cintura integrata
Anche se scegliamo i pantaloni da montagna della taglia giusta, la cintura integrata è un’aggiunta molto gradita. Si tratta di una fascia inserita lungo il girovita, che si regola con una pratica fibbia (solitamente con chiusura a clip) sul davanti.
Questo tipo di inserto ci permette di regolare la vestibilità dei pantaloni anche mentre stiamo camminando, con semplici gesti che non servirà ripetere troppo spesso.
L’unico svantaggio di una cintura integrata è il relativo ingombro extra, che può potenzialmente interferire con la cintura ventrale di uno zaino.
Resistenza all’acqua
Nessun pantalone da escursionismo che vorresti portare con te in un viaggio estivo zaino in spalla sarà veramente impermeabile. E questo per lo stesso motivo per cui non userai una giacca completamente impermeabile se non in caso di diluvio: impermeabilità = scarsa traspirabilità.
A meno che quindi non progettiamo trekking bagnati dall’inizio alla fine, puntiamo piuttosto su dei modelli antivento e traspiranti. L’impermeabilità totale non è poi così indispensabile, visto che dei modelli validi si asciugheranno rapidamente una volta che l’acquazzone che ci ha sorpreso è passato.
In ogni caso, la maggior parte dei pantaloni da montagna respinge abbastanza bene la pioggia leggera, grazie a un “rivestimento idrorepellente durevole”, chiamato DWR.
Spessore e longevità
Nel reparto “pantaloni da trekking” puoi trovare di tutto: dal modello da deserto a quello da alpinismo invernale. La differenza la fanno i materiali e lo spessore, due fattori che devi valutare in base all’utilizzo che ne farai.
L’escursionismo domenicale estivo richiede modelli leggeri e traspiranti, mentre quello intenso e invernale ci impone un acquisto più isolante. Ricordiamo in ogni caso che la chiave dell’abbigliamento da montagna è la stratificazione “a cipolla”. Questo vale anche per i pantaloni.
Dei modelli “3 stagioni” possono diventare modelli invernali se sotto indossiamo dell’intimo termico, ad esempio.
Al di là delle considerazioni sulla temperatura, lo spessore è spesso correlato alla durabilità e alla resistenza allo strappo. I pantaloni estivi sono chiaramente meno resistenti, mentre quelli più caldi possono essere usati anche d’estate se pensiamo di affrontare pareti nord spigolose e taglienti.
Taglie e vestibilità
Trovare la misura giusta nei pantaloni da trekking può essere un compito difficile, perchè il loro uso non è quello di un paio di jeans qualsiasi.
Dovremmo cercare dei modelli che abbiano una vestibilità atletica, ma non eccessivamente attillata. Per chi preferisce un fit ampio e “arieggiato”, ci sono dei modelli più confortevoli, pensati per le camminate più rilassate.
Le migliori offerte
Chiariti quali sono i criteri per scegliere i pantaloni da montagna, diamo un’occhiata alle migliori offerte che si trovano su Amazon. Nel capitolo successivo proporremo invece le nostre recensioni dei migliori modelli in commercio.
I 5 migliori pantaloni lunghi da trekking: recensioni
Outdoor Research Ferrosi
Gli Outdoor Research Ferrosi sono pantaloni tecnici dal design sobrio ma pratico, pieno di tasche e funzioni utili. Inoltre, questi pantaloni sono uno dei modelli più traspiranti in circolazione, e ci mantengono freschi nelle giornate calde,offrendo allo stesso tempo una protezione solare di qualità.
Nonostante la sensazione di leggerezza, la fibra in nylon dei Ferrosi è sia comoda che elastica. Inoltre, il tessuto è eccellente per la regolazione della temperatura: è resistente contro il vento e la pioggia leggera, ma respira quando il termometro inizia a salire.
Questo modello è inoltre arrotolabile, grazie a un semplice cordino elastico sulla caviglia, che basta sollevare e tirare all’altezza desiderata per trasformarli in short.
Si tratta di pantaloni da trekking “3 stagioni”, che ti accompagneranno su qualsiasi tipo di sentiero senza farti ricordare che ce li hai addosso.
Arc’teryx Gamma LT
Parliamo spesso di questo brand canadese, e non a caso. Quando si cerca qualità stellare la Arc’teryx è una garanzia. I loro prodotti costano più della media, ma d’altra parte hanno una durata di molte volte superiore ai classici capi da montagna. E i pantaloni non fanno eccezione.
I pantaloni Gamma Lt sono un mix fantastico di elasticità, resistenza e peso. Il tessuto softshell di alta qualità è abbastanza elastico da poter essere sovrapposto comodamente ai pantaloni termici nelle serate fredde, e mantiene la sua forma anche se sottoposto a grandi tensioni.
Per una tranquilla escursione domenicale questi pantaloni hi-tech non sono necessari, ma se cerchiamo un modello che ci accompagni in qualsiasi avventura, in tutte le stagioni, fermiamoci pure qui.
Patagonia Quandary
Pantalone da montagna leggero, il Patagonia Quandary bilancia le prestazioni tecniche e le esigenze casual. Design pulito, ginocchia articolate, cavallo a soffietto e un tessuto resistente ma leggero con rivestimento DWR e protezione solare lo rendono un prodotto ideale per le nostre escursioni.
In classico stile Patagonia, il Quandary è riciclato al 65% e il tessuto è realizzato con materiali sostenibili.
Non sono i pantaloni da trekking più resistenti in commercio, ma a meno che non miriamo ad alpinismo e gite con temperature sotto lo 0, possiamo tranquillamente affidarci ai Quandary.
Patagonia Simul Alpine Pants
I pantaloni Simul Alpine sono pantaloni da trekking progettati per le attività invernali in montagna, sulla neve e sulle rocce. I pantaloni sono ben rifiniti, con grande attenzione alle cuciture e ai dettagli delle zip e resistenti ad abrasioni e strappi.
Sono perfetti per affrontare condizioni meteorologiche avverse come pioggia o neve. Grazie alla combinazione di una membrana impermeabile e traspirante si asciugano molto rapidamente, cosa molto apprezzata in montagna.
Sono presenti 4 tasche con zip, una sul retro, due laterali e una sulla gamba destra, accuratamente posizionate tra il ginocchio e un’eventuale imbracatura da arrampicata. Se non hai ghette ci sono due anelli per attaccare un cavo nel caso li usi con i ramponi.
Fjallraven Vidda Pro Ventilated
Questi pantaloni da trekking sono unici nel loro genere: belli da vedere, dalla resistenza virtualmente infinita e dalla filosofia “green”, a partire da un inusuale 35% di puro cotone.
Fjällräven utilizza qui il tessuto antivento G-1000. È come una tela gigante la cui idrorepellenza può essere potenziata applicando una cera chiamata Greenland Wax. Se la maggior parte dei marchi utilizza membrane difficili da riciclare, Fjällräven sceglie invece paraffina a base di cera d’api per isolare i suoi pantaloni.
Qui suggeriamo la versione “ventilated” dei Vidda Pro. Questo design riprende l’originale e aggiunge cerniere laterali tra la coscia e il ginocchio per scaricare il calore, insieme a tessuto elasticizzato all’interno delle gambe per una migliore mobilità.
- Pantaloni da trekking
- Rinforzi su schiena e ginocchia
- Resistenti agli agenti atmosferici per la vita all'aperto più impegnativa, tutto l'anno
I 5 migliori pantaloni convertibili e short da trekking: recensioni
The North Face Paramount Trail Convertible
Questi pantaloni da trekking sono resistenti, versatili e hanno molte ottime caratteristiche, il tutto offerto a un prezzo decisamente competitivo. Realizzati con un materiale più spesso rispetto agli ai soliti modelli, questi pantaloni sono più durevoli e offrono un’eccellente resistenza alla pioggia e al vento.
Il tessuto più spesso in nylon 100% regge bene contro gli strappi e fornisce più calore rispetto alla media della concorrenza. Anche se questo significa che possono essere un po’ caldi in estate, hanno anche un’eccellente funzione di conversione.
Infatti delle pratiche zip laterali permettono di trasformarli in short anche senza rimuovere gli scarponi.
Columbia Silver Ridge II
Gli short da trekking elasticizzati Columbia Silver Ridge II fanno un po’ di tutto. Offrono un comfort eccellente, caratteristiche semplici ma pratiche e una buona resistenza agli agenti atmosferici. Il tutto a un prezzo budget.
Il tessuto ha un punteggio UPF 50 (il massimo della protezione solare) e ha una bella trama stretta, che, per quello che conta in un paio di short, offre anche una solida protezione dal vento.
Si tratta di pantaloni che si asciugano molto rapidamente, e per questo motivo sono buoni anche per gli attraversamenti d’acqua. Inoltre, la rete a trama larga che riveste ciascuna delle tasche ha migliorato il flusso d’aria rispetto al modello precedente.
Patagonia Quandary Short
I pantaloncini Patagonia Quandary (modello già recensito in versione lunga), sono estremamente versatili, leggeri e traspiranti. Propongono una rara combinazione di comfort elasticizzato, prestazioni tecniche e stile, che può portarti dal sentiero alla città nello stesso giorno.
La vestibilità è piacevole, e tende all’aderenza. Troviamo i passanti regolari per cintura e una coulisse elastica interna se è necessario regolare la vestibilità, nel caso dimentichiamo la cintura a casa.
Questo modello è dotato di sei tasche: due scaldamani anteriori, due posteriori (cerniera sinistra, destra aperta), una sulla coscia (cerniera destra) e una tasca portamonete (destra). La tasca sulla coscia ha un’apertura (per lo più) orizzontale leggermente inclinata per renderla più facile da usare con una mano sola.
Fjällräven Abisko
Gli short da montagna Fjallraven Abisko sono una combinazione di tessuti robusti ed elastici, pensati per trekking impegnativi, dove cerchiamo tasche spaziose e fibre resistenti.
Sono pantaloncini piuttosto “pesanti” e andranno bene nelle mattine fredde, prima che tu abbia avuto la possibilità di riscaldarti.
È un modello pensato per il trekking anche di più giorni, su terreno sconnesso e tecnico. Ottimi anche per viaggiare, soprattutto se hai bisogno di portare con te diversi documenti, avendoli sempre a portata di mano.
Prana Brion Short
Questi pantaloncini da trekking sono pensati tanto per una giornata attiva sui sentieri quanto per una serata fuori con gli amici. Si distinguono sicuramente da molti rivali in termini di stile e di elasticità, grazie al tessuto misto nylon / spandex 97% / 3%.
I 5 migliori leggings da trekking: recensioni
Patagonia Pack Out Tights
Quando si tratta di legging da trekking, può essere difficile trovare il giusto equilibrio tra comfort e funzionalità. I Patagonia Pack Out offrono grande comodità, un design semplice, tessuto morbido, tasche utili e materiale resistente che non perde la sua forma. Sono un classico in questo settore dei pantaloni da montagna.
Montane Ineo Pro
La combinazione di poliestere e spandex crea un tessuto elastico che è aderente ma non “appiccicoso” o troppo stretto. L’elasticità a quattro vie del tessuto fornisce grande range di movimento, al quale si aggiunge la resistenza all’acqua, al vento e all’abrasione.
Ci sono anche due tasche per le mani con cerniere a basso profilo, ottime per chiavi e oggetti essenziali.
Salomon Warm Tights
Questi legging da trekking a compressione sono ideali anche per la corsa e per altre attività all’aria aperta. Leggeri e traspiranti, offrono comfort e libertà di movimento, oltre a protezione contro i raggi UVA e UVB e una pratica tasca posteriore per riporre telefono o chiavi.