Che si vogliano fare passeggiate o trekking, a Ischia non mancano né sentieri tranquilli e ameni circondati da bellezze artistiche, né quelli più impervi e immersi totalmente nella natura. 

Si possono fare delle semplici passeggiate, oppure escursioni di vario livello di difficoltà, grazie alla diversità e alla conformazione del territorio, costituito da una montagna centrale di forma conica, il Monte Epomeo, che da 789 metri sul livello del mare digrada verso la linea di costa anche dolcemente.

Si può camminare a passo lento e senza sforzo sui lungomari, come anche lungo séguiti di strade e percorsi di campagna o boschivi facili e brevi, oppure esplorare boschi e luoghi montani attraverso itinerari escursionistici caratterizzati da dislivelli più o meno accentuati, che possono richiedere anche più di un giorno per essere completati, soddisfando anche gli amanti del trekking più autentico. 

Il contesto naturalistico che si trova sulla cosiddetta isola verde consente a chiunque di godere delle bellezze di un paesaggio che riesce in ogni caso a regalare emozionanti vedute e aria pura mentre si fa un po’ di sano moto con un ritmo moderato

Vediamo di seguito quali sono i migliori sentieri da percorrere sulla maggiore isola dell’Arcipelago Napoletano.

Passeggiate, itinerari turistici ed escursionistici a Ischia

Per quanto riguarda le passeggiate, ovvero quei percorsi dal chilometraggio limitato che non attraversano necessariamente contesti naturalistici, Ischia ha tantissimo da offrire, grazie al fatto che ci sono ben sei centri storici, tante stradine, campagne, boschi e lungomari. 

Anche per quanto concerne le escursioni, l’isola, a meno che non si desiderino percorsi in alta quota, riesce a soddisfare le più svariate esigenze. 

Passeggiate

Tra le passeggiate, quella di Via Soronzano è una delle più affascinanti dell’isola, con il Castello Aragonese, Vivara, isola e Monte di Procida che fanno da sfondo abbracciati dall’azzurro dell’area marina protetta. Partendo dall’incrocio di questo viottolo poco frequentato con Via Nuova Cartaromana, si arriva direttamente a Ischia Ponte, nei pressi della Chiesa Collegiata dello Spirito Santo.

È la torre di Sant’Angelo, invece, a dominare il panorama che si scorge percorrendo Via Giorgio Corafà, l’antica via del Commercio della frazione baranese di Testaccio, che inizia nei paraggi della Torre Quattrocentesca e che era in passato l’unica strada per i Maronti.

Altre piacevoli passeggiate, questa volta su percorsi pianeggianti, sono quelle sulle litoranee, come il lungomare che unisce il centro storico di Forio alla spiaggia della Chiaia, o ancora il litorale che collega le piazze centrali dei comuni di Lacco Ameno e Casamicciola Terme.

Itinerari turistici ed escursionistici

La classificazione degli itinerari che effettua il Club Alpino Italiano (CAI) è basata su una scala che prevede quattro sigle che differenziano l’impegno richiesto per attraversarli:

  • T sta per “Turistico”; un itinerario classificato come tale, sebbene richieda una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata, non è particolarmente lungo e non presenta problematiche di orientamento.
  • E sta per “Escursionistico”.
  • EE significa “per Escursionisti Esperti”. 
  • EEA significa “per Escursionisti Esperti, con Attrezzature”.

Un itinerario di trekking a Ischia, della durata di due giorni, è quello che da Sant’Angelo conduce alla cima del Monte Epomeo, lungo un sentiero classificato come E, per poi giungere, con difficoltà crescente, al Fango. Dopo aver raggiunto il Belvedere di Serrara passando per la spiaggia delle Fumarole, si raggiunge la Punta di San Nicola e si attraversano i boschi dei Frassitelli e della Falanga; si arriva quindi, sul finire della prima giornata, a Santa Maria al Monte, dove si può riposare in un rifugio. Il giorno seguente va percorso un sentiero di difficoltà E/EE per arrivare in località Crateca

Uno dei migliori sentieri classificati come T è quello che unisce i comuni di Forio e Lacco Ameno attraverso il bosco di Zaro. Dalla spiaggia di San Francesco bisogna salire verso Punta Caruso passando per la strada carrabile che costeggia la chiesa di San Francesco di Paola, fino ad arrivare sulla stradina sterrata che si inoltra nel bosco e ha come punto di arrivo la baia lacchese di San Montano. Alcuni tratti, volendo, possono anche essere percorsi, lasciando momentaneamente il tracciato per poi farvi ritorno, direttamente nella boscaglia (la difficoltà diviene così T/E).  

Il cosiddetto sentiero dei sospiri (CAI 504), di difficoltà E, collega la località del Vatoliere (Barano d’Ischia) alla baia della Scarrupata passando attraverso la macchia mediterranea del Monte Vezzi e Piano Liguori. Dopo aver costeggiato la baia di Cartaromana, tra i vigneti, si ritorna indietro fino a Campagnano. Sono complessivamente 2 chilometri e mezzo, con un dislivello di circa 200 metri, da percorrere con scarponi da trekking. 

Il sentiero dei Pizzi Bianchi (CAI 505) è ricompreso quasi completamente nel comune di Serrara Fontana; di difficoltà EEA, è lungo 4,4 chilometri, con un dislivello in discesa di 400 metri. Si parte dalla frazione di Noia per raggiungere quella marinara di Sant’Angelo, passando per il canyon dei Pizzi Bianchi, suggestive formazioni di piroclastite, e per Cavascura, nella parte centrale della baia sabbiosa dei Maronti; sono indispensabili gli scarponi da trekking.